Avvocati, Pannone presidente:
«Sì a elezioni telematiche»

Avvocati, Pannone presidente: «Sì a elezioni telematiche»
Avvocati, Pannone presidente: «Sì a elezioni telematiche»
di Biagio Salvati
Sabato 9 Febbraio 2019, 08:00
4 Minuti di Lettura
Con 13 voti a favore, 6 astenuti e 2 consiglieri che hanno lasciato l’assise, è stato eletto ieri presidente del neo Consiglio dell’Ordine forense di Santa Maria Capua Vetere, l’avvocato Ottavio Pannone, noto giuslavorista casertano, peraltro giudice aggiunto della Corte d'appello di Roma. Pannone, avvocato cassazionista, specializzato in diritto sindacale e del lavoro nella università degli studi di Roma «La Sapienza», nella scuola all'epoca diretta dal professor Renato Scognamiglio, ha svolto le funzioni di vice pretore onorario presso la Pretura di Caserta fino al 1994. E' stato poi docente di diritto del lavoro presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali della Seconda Università di Napoli quindi dell'Università di Roma Tor Vergata. Autore di numerosi scritti e contributi sulle più prestigiose riviste giuridiche ha anche pubblicato un interessante testo sul processo del lavoro. Il neo presidente Pannone era candidato per la lista «Dignità Forense». Decise anche le altre cariche in seno all’ordine forense: vicepresidente è l’avvocato Renato Iaselli, tesoriere è l’avvocatessa Annamaria Sadutto (entrambi della lista «Avvocatura del Fare-Articolo 24»), segretario, infine, è l’avvocatessa Tiziana Ferrara.

Presidente Pannone, come commenta questa sua elezione?
«Sono ben lieto di ricoprire la carica di presidente di un prestigioso ordine professionale che storicamente rappresenta  la giustizia sul nostro territorio e sono parimenti contento di aver ottenuto il consenso di tanti colleghi. Il risultato mi spinge ad un impegno ancor più consistente al fine di poter affrontare le gravi tematiche che affliggono questo foro. Il Consiglio mira all’unità  - prosegue Pannone - affinché tale auspicabile risultato possa essere più facilmente raggiungibile».

Dunque anche lei parla di unità. Quali sono le priorità da affrontare?
«Le tematiche sono tante e appena avremo modo di riunirci di nuovo con il Consiglio potrò elencare le priorità di cui ha necessità il foro. Di sicuro l’impegno è sugli argomenti che sono stati messi nei punti del programma della lista Dignità Forense, ma come avvocato e come tanti colleghi tocco con mano ogni giorno i problemi della classe forense. Il decoro e la dignità dell’avvocato è il primo punto del programma e tanti altri obiettivi da perseguire con la classe.

In una nota dell’Ordine forense diffusa oggi (ieri per chi legge, N.d.R.) si apprende di un impegno ad eliminare le file ai seggi, pensa già alle prossime elezioni?
«Ringrazio tutti i colleghi che hanno votato, nonostante le interminabili code al seggio questo sarà sicuramente uno dei primi argomenti da affrontare nelle prossime settimane di lavoro. Garantire uno scrutinio telematico che consenta rapidità e precisione senza scrutini infiniti».

In queste ore sta ricevendo molte attestazioni di stima e congratulazioni per la sua elezione, da chi in particolare?
«Tutti, amici, colleghi, conoscenti, mi hanno letteralmente subissato di moltissimi messaggi, telefonate, post via social. Tutto ciò mi gratifica e cerchrò di impegnarmi al massimo con il Consiglio nell’interesse della classe forense».

Intanto, a seguito della decisione delle cariche, si apprende che nel corso dell’assise, hanno lasciato il Consiglio gli avvocati Rosanna Raucci ed Elio Sticco. Quest’ultimo aveva chiesto la sospensione dei lavori per raggiungere una votazione all’unanimità. In una nota diffusa sempre ieri dalla lista Avvocati 4.0, si stigmatizza la «mancata unità tanto auspicata insieme al percorso di ricostituzione di un cammino comune della classe forense. La proposta dei consiglieri del gruppo 4.0, che non rivendicavano cariche, di elaborare un programma comune ed eleggere l’avvocatessa Sadutto presidente, come migliore interpretazione di uno spirito unitario da ritrovare e l’avvocatessa Emilia Borgia vicepresidente, come rappresentante della compagine più numerosa, non hanno nemmeno ricevuto ascolto. Il gruppo 4.0 svolgerà con senso di responsabilità il suo ruolo di opposizione nell’interesse superiore dell’avvocatura».

Alla nota ha replicato l’avvocato Iaselli, di Avvocatura del fare: «La proposta di presidenza in favore della candidata di genere più votata del nostro gruppo, è stata probabilmente letta dai più come un tentativo strumentale o per prendere tempo. Per il nostro gruppo la presidenza Pannone non è stata motivata certo dalle cariche, offerteci parimenti da tutti.  Ma la accogliamo come auspicio per una consiliatura di rinnovamento autentico, di apertura e dialogo costante con gli iscritti, di superamento delle contrapposizioni».
© RIPRODUZIONE RISERVATA