La Balzana è dello Stato: festa a Santa Maria la Fossa

La Balzana è dello Stato: festa a Santa Maria la Fossa
Martedì 12 Settembre 2017, 08:15
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SANTA MARIA LA FOSSA. Agrorinasce e il Comune di Santa Maria La Fossa hanno organizzato per venerdì la manifestazione pubblica «La Balzana in festa». Uno dei complessi agricoli più grandi d’Italia confiscati alle mafie, costituito da oltre 200 ettari di terreno agricolo, 10 ville bifamiliari, oltre 10 immobili produttivi, uffici, una piccola Chiesa e la scuola elementare è confiscato definitivamente. Anche in questo caso non è stato facile: le indagini della magistratura e delle forze di polizia condotte alla metà degli anni ’90 avevano accertato che la famiglia Passarelli era solo intestataria formale dell’intero complesso agricolo acquistato in realtà dalle famiglie Schiavone e Bidognetti. Nel corso della celebrazione del processo «Spartacus» la morte di Dante Passarelli, aveva complicato l’iter della confisca. Nel 2010 la sentenza del processo Spartacus è diventata definitiva, ma il complesso agricolo risultava confiscato solo per due terzi in quota ideale, rendendo impraticabile ogni possibile utilizzo dell’area e degli immobili. Solo un’ulteriore intensa attività di indagine ha permesso la confisca anche della residua parte del cospicuo patrimonio appartenuto alla famiglia Passarelli. Nel maggio 2017 la Cassazione ha posto la parola fine: il borgo agricolo «La Balzana» appartiene allo Stato.
«Abbiamo atteso quasi un decennio – dichiara soddisfatto Giovanni Allucci, ad di Agrorinasce – tutta la cittadinanza aspettava questo momento. L’abbiamo capito concretamente non solo per i racconti dei cittadini che hanno vissuto all’interno del borgo, ma anche per la partecipazione massiccia, quando un anno fa abbiamo indetto una manifestazione pubblica per lo sfalcio e la pulizia degli oltre 200 ettari di terreno agricolo aperta a tutti gli operatori agricoli, cooperative sociali e imprese private. Per questo motivo, oggi, abbiamo pensato di organizzare una prima festa ringraziando la magistratura e le forze di polizia che hanno operato su questi territori, e coinvolgendo tutta la cittadinanza». 
Gli anni di attesa non sono trascorsi inutilmente; durante la fase di gestione provvisoria del complesso agricolo affidata negli ultimi anni al Comune di S. Maria La Fossa e ad Agrorinasce sono state organizzate diverse manifestazioni pubbliche, sono state effettuate le analisi dei terreni e delle falde acquifere, avviate ipotesi progettuali di recupero e valorizzazione dell’intero complesso agricolo; inoltre, per rigenerare gli oltre 200 ettari di terreno agricolo abbandonati da oltre 10 anni e per prevenire il rischio di incendi, Agrorinasce ha indetto lo scorso anno un bando pubblico per lo sfalcio dei terreni. Al bando pubblico hanno partecipato 21 operatori agricoli, a ciascuno dei quali Agrorinasce ha deciso di assegnare in via provvisoria circa 10 ettari di terreno agricolo, con l’impegno di utilizzare il digestato prodotto dall’impianto di biogas, realizzato sempre dal consorzio in un’altra simbolica area agricola confiscata a Francesco Schiavone Sandokan.
Grande la soddisfazione espressa dal Sindaco del Comune di S. Maria La Fossa, Antonio Papa: «il complesso agricolo della ‘Balzana’ è nella storia produttiva del nostro territorio. Sono orgoglioso della grande partecipazione degli operatori agricoli all’avvio di questa operazione di rigenerazione dei terreni agricoli. Rappresenta una vera e propria operazione pubblica di recupero del territorio e alla festa ci saremo tutti».
E per il futuro del complesso agricolo, risponde ancora Giovanni Allucci: «Lo stato fatiscente del complesso agricolo dopo circa 20 anni di abbandono rappresenta una sfida imponente che necessita della vicinanza di tutte le istituzioni pubbliche. Noi abbiamo l’obiettivo di far rivivere l’intero borgo agricolo e tutte le possibili attività agroalimentari. Speriamo che le istituzioni pubbliche ci saranno vicine in questa opera, certamente la più complessa che abbiamo mai affrontato».
Per l’occasione saranno presenti all’evento, Immacolata Fedele e Giovanni Allucci di Agrorinasce, Antonio Papa, sindaco di Maria La Fossa, Gabriella Casella e Maria Antonietta Troncone, presidente e procuratore del Tribunale di S. Maria C.V., Massimo Urbano, Presidente Sezione Misure di Prevenzione, Marco Di Lello, segretario della Commissione Bicamerale Antimafia, Rosaria Capacchione e Franco Mirabelli, componenti della Commissione Bicamerale Antimafia, Gennaro Oliviero, Presidente della Commissione Regionale Ambiente, Vincenzo Viglione segretario della Commissione Regionale Anticamorra e beni confiscati, anche per delega di Carmine Mocerino, presidente della commissione regionale, Francesco Picarone, presidente della Commissione Regionale per il Bilancio, i parlamentari Camilla Sgambato, gli europarlamentari Pina Picierno e Nicola Caputo, il prefetto di Caserta, Raffaele Ruperto, il Presidente della Fondazione Carditello, Luigi Nicolais, tutti i rappresentanti delle forze di polizia, i rappresentanti delle categorie, dei sindacati e del settore sociale.
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