Il ballo della Taranta «salva»
l’oasi dei Variconi

Il ballo della Taranta «salva» l’oasi dei Variconi
Il ballo della Taranta «salva» l’oasi dei Variconi
di Marilù Musto
Sabato 20 Luglio 2019, 08:00
3 Minuti di Lettura

Chi pensa che la sensibilità per il tema ambientale sia una caratteristica inalienabile solo di chi ha tanto tempo libero o sia di «competenza» di una classe elitaria, si sbaglia. Il progetto «Rigeneri Amo la natura» di Intesa Sanpaolo e Legambiente ne è un esempio. Molto più di un semplice esempio, perché il piano è quello di «salvare» quattro oasi naturali nel Sud Italia con l’alleanza fra una banca e un’associazione ambientalista. Ispirazione ambiziosa. E concreta. Perché le oasi da salvare sono state individuate già in Calabria, Puglia, Basilicata e anche in Campania.
 


La banca Intesa Sanpaolo e Legambiente riporteranno al suo antico splendore l’oasi dei Variconi, l’area della foce del fiume Volturno, tappa di uccelli migratori eccezionali, come i fenicotteri rosa. L’oasi è meta di tantissimi amanti del birdwatching, devastata però da un incendio doloso lo scorso aprile. Ora, si potrà riportarla alla luce con una donazione con crowdfunding platform, una raccolta fondi online. E così, giovedì scorso, davanti alla filiale di Piazza Generale Amico 1 a Caserta, con la Moving Art Academy, c’è stata una lezione di «pizzica». Una piccola dimostrazione di come la danza e la musica possano unire due mondi - l’ambiente e le banche - con l’unico scopo di preservare la natura. Le danze sfrenate al ritmo incalzante del tamburello sono arrivate in filiale seguendo un calendario che porterà a vivere insieme la Notte della Taranta a Melpignano il 24 agosto che sarà trasmesso in diretta su Rai 2 alle 22 e 30. «In quella occasione ci sarà la possibilità di inviare un sms solidale che andrà a incrementare gli altri fondi per finanziare il recupero delle quattro zone», spiega Francesco Guido, direttore regionale Sud di Intesa San Paolo, teorizzatore del «denaro stupido che può diventare intelligente». Il suo mantra è diventato progetto, poi realtà. Con questa raccolta fondi, la pizzica, quest’anno, con la sua forza espressiva sarà la protagonista del progetto di valorizzazione delle 4 oasi del Mezzogiorno d’Italia promosso da Intesa Sanpaolo e Legambiente con la collaborazione della Fondazione La Notte della Taranta.

«Il sostegno che Intesa Sanpaolo ha accordato ancora a questa iniziativa - ha piegato il direttore, Francesco Guido - è strategico sia con il suo ruolo di motore di crescita del territorio, sia con la volontà di rappresentare un riferimento stabile anche in termini socio-culturali. La sensibilità nei confronti dell’ambiente non è più soltanto una manifestazione di educazione civile ma anche di cura del patrimonio naturale in chiave di prospettiva economica perché il turismo si fonda su paesaggi incontaminati e preservati così come sulla valorizzazione delle traduzioni e del patrimonio artistico e culturale.
Intesa Sanpaolo riconosce infatti nel turismo una delle leve fondamentali per irrobustire lo sviluppo economico del Mezzogiorno. Allo stesso tempo, in termini più generali, auspichiamo che questa iniziativa ambientalista con la quale Intesa Sanpaolo ha voluto connotare la sua sponsorizzazione della Notte della Taranta sia utile per far maturare velocemente la coscienza che il rispetto dell’ambiente avviene anche attraverso la circular economy, su cui abbiamo stanziato un plafond di 5 miliardi, che interpretiamo non come una delle possibili opzioni di processo produttivo connotate da responsabilità sociale ma come autentica nuova rivoluzione industriale capace di generare nuova e più equa ricchezza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA