Barbaro jr morto dopo intervento,
la Procura: «Processate il chirurgo»

L'intervento a Castel Volturno
L'intervento a Castel Volturno
Marilu Mustodi Marilù Musto
Sabato 24 Settembre 2022, 17:00 - Ultimo agg. 17:32
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«Rinvio a giudizio per omicidio colposo». Questa la richiesta del pm della Procura di Santa Maria Capua Vetere formulata nei confronti del dottor Cristiano G., il chirurgo specializzato dell’Obesity Center del Pineta Grande Hospital di Castel Volturno. Al lui, chirurgo di fama mondiale, si rivolse Pasquale Barbaro, 38 anni, napoletano, per sottoporsi a un  intervento non invasivo per dimagrire, recandosi - nell’inverno del 2020 - alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno. Il trattamento dell’obesità al Pineta Grande è fra i migliori in Italia. Eppure, Pasquale, figlio di Antonio Barbaro, il re delle griffe della Galleria Umberto di Napoli, è morto qualche giorno dopo l’operazione nella sua abitazione di via Caracciolo, in preda a dolori atroci. Un decesso che sconvolse la famiglia, ora intenzionata a chiedere spiegazioni giudiziarie su tutte le fasi dell’intervento. Si punta a scoprire se il malore accusato nelle prime fasi post-operatorie dal paziente sia collegato all’operazione, il processo chiesto dalla Procura di Santa Maria (se dovesse esserci) si concentrerà proprio su questo.

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La morte di Raffaele sopraggiunse poco prima del lockdown, due anni e mezzo fa, in un periodo di grande disordine mondiale causato dalla pandemia.

Ora, il procedimento penale ha subìto un’accelerazione e a breve il giudice del palazzo di giustizia di piazza Falcone e Borsellino potrebbe fissare la data per decidere sul rinvio a giudizio. La famiglia Barbaro, le sorelle del povero 38enne, Daniela e Fabiana, saranno rappresentate in udienza dall’avvocato. Bruno von Arx. «Autore di ben 113 pubblicazioni scientifiche e 2 monografie in Italia e all’estero», si legge sulla sua pagina sul web, il dottor Cristiano G. è indagato assieme a una sua collaboratrice.

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