Barista muore in ospedale,
maxi rissa: aggrediti tre sanitari

Barista muore in ospedale, maxi rissa: aggrediti tre sanitari
di Gabriella Cuoco
Domenica 2 Giugno 2019, 14:00
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Era ricoverato da dieci giorni all'ospedale di Maddaloni nel reparto di Chirurgia d'urgenza, a causa di complicanze croniche del diabete che lo hanno portato, nei giorni scorsi, persino a sottoporsi a un delicato intervento chirurgico. Ciro Merola, 54enne di Maddaloni, è deceduto nella tarda serata di venerdì. Il cadavere dell'ex gestore del bar difronte la villetta Imposimato, a due passi da via Libertà, si trova ora nel reparto di Medicina Legale dell'ospedale di Caserta, dove tra oggi e domani, su disposizione del magistrato di turno della Procura di Santa Maria Capua Vetere sarà sottoposto all'esame autoptico.

I parenti hanno scatenato una rissa alla notizia del decesso e danneggiato suppellettili e materiale sanitario. Un gruppo di quattro persone ha aggredito il medico di turno e due infermieri. Per loro, quella morte improvvisa dopo diversi giorni di alti e bassi, aveva qualcosa di misterioso. I familiari, almeno secondo quanto hanno raccontato alle forze dell'ordine intervenute, «chiedono giustizia perché non si ripetano più episodi come questo», hanno detto agli agenti. Ed è così, che dopo aver inscenato una vera e propria colluttazione con alcuni camici bianchi sedata, addirittura, da alcuni ammalati, i parenti dell'uomo si sono recati presso il commissariato di Polizia di Stato di Maddaloni agli ordini del dottor Aldo Mannarelli e hanno denunciato l'episodio, facendo intendere che secondo loro si trattava di un caso di malasanità. I poliziotti sono immediatamente giunti sul posto e dopo aver ascoltato le parti in cause e preso visione di quanto era accaduto hanno informato il magistrato di turno che, oltre ad aprire subito un'indagine, ha dato il via libera al sequestro della salma e della cartella clinica.
 
Al momento c'è riserbo sul contenuto della denuncia presentata dai familiari che pare metta in evidenza anomalie e lacune nella cura del paziente. La Procura solo nelle prossime ore, e soprattutto, dopo l'esame autoptico si pronuncerà. Intanto, l'episodio ha scatenato molto clamore nei reparti del nosocomio calatino. I sanitari nell'intera giornata di ieri hanno cercato di ricostruire l'accaduto e, soprattutto, hanno provato a capire se la tragedia poteva essere evitata. «Si tratta dell'ennesima aggressione ai dipendenti ospedalieri, che sono sottoposti quotidianamente a questo tipo di reazioni da parte dei parenti di degenti. Ho appreso dell'accaduto - dice il direttore sanitario Rino De Lucia Sposito - dal primario del reparto di Chirurgia generale, che mi ha avvertito telefonicamente. Non voglio spezzare nessuna lancia a favore del personale medico e paramedico, ma si è trattato di una morte improvvisa e i sanitari presenti hanno fatto di tutto per salvare la vita del 54enne. Purtroppo, l'uomo come si evince dalla cartella clinica aveva una serie di patologie serie che pesavano sulle sue spalle ed era stato sottoposto a un delicato intervento qualche giorno fa. Venerdì sera, subito dopo la medicazione post intervento, l'uomo nel giro di qualche minuto ha perso i sensi ed è morto. Quasi sicuramente ha avuto un arresto cardiocircolatorio, che non gli ha lasciato scampo». Sarà, comunque, un'indagine a far chiarezza sull'accaduto e a stabilire la tempistica e le cause della morte del 54enne, e solo allora si potrà capire se la Procura iscriverà nel registro degli indagati il medico e il personale presente nel momento del decesso.
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