Juvecaserta vicina alla crisi di nervi:
«Ma crediamo in coach Gentile»

Juvecaserta vicina alla crisi di nervi: «Ma crediamo in coach Gentile»
di Candida Berni Canani
Mercoledì 13 Novembre 2019, 08:50 - Ultimo agg. 11:52
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Alla ricerca dell'antidoto per contrastare la «sindrome Palamaggiò» che sembra aver colpito la Juvecaserta. Nando Gentile non sa darsi pace per la sconfitta con l'Imola, la terza nell'impianto di Castelmorrone, avaro fino a ora si soddisfazioni e, soprattutto, di vittorie che si traducono in punti in termini di classifica.

La lettera aperta a firma dell'amministratore unico della Juvecaserta, Antonello Nevola, ha ovviamente innescato una serie di considerazioni. Il dirigente del sodalizio bianconero, infatti, oltre a fare un excursus su ciò che ha caratterizzato la fase iniziale della nuova stagione - passando dalla serie B alla serie A2 per ripescaggio - ha sottolineato l'importanza delle vicinanza degli sportivi casertani per superare insieme questo momento di difficoltà, sollecitando nel contempo le forze economiche a sostenere questo progetto sportivo. Una lettera che non poteva quindi, che suscitare commenti, sia sui social che nelle strade, in una città dove la pallacanestro ha sempre costituito motivo di orgoglio. A distanza di 28 anni Caserta è ancora l'unica realtà del Mezzogiorno d'Italia ad essersi fregiata del titolo di Campione d'Italia di basket. Molte persone, dopo la sconfitta casalinga ad opera dell'Imola, hanno ribadito la loro vicinanza al coach Gentile. «Probabilmente questa squadra non è proprio all'altezza della serie A2, ma Nando non ha nessuna responsabilità in tutto questo» si legge in uno dei tanti post comparsi su facebook.

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«Forza ragazzi non demordete, contro tutto e tutti» viene ribadito in diversi messaggi. «La squadra non si fischia mai. Il vero tifoso sta vicino ai giocatori nei momenti più bui» commentano alcune persone in piazza Dante. Ed è lo stesso concetto espresso anche sui social dove viene evidenziato che «gli sportivi di Caserta sostengono sempre la propria squadra ed anche in passato, dopo quattordici sconfitte quasi consecutive, eravamo sempre lì a tifare Juvecaserta». Altri pongono l'accento sulla presenza del pubblico non all'altezza di un campionato di A2, adducendo come causa la delusione avuta tre anni fa con l'esclusione dalla massima serie del basket italiano.

Nelle discussioni che si sono accese non soltanto via internet, non manca chi sottolinea la necessità in questo momento non facile, di lasciare tranquilla la squadra, di non metterle addosso altra pressione, rilevando nel contempo che bisogna sostenere i propri beniamini non solo quando si vince, in quanto lo sport è condivisione. Non mancano, ovviamente le critiche, rivolte soprattutto al gioco espresso dalla Juvecaserta al Palamaggiò nel quale molti non vedono quella «cattiveria sportiva, quell'agonismo che potrebbe sopperire al divario tecnico di alcuni giocatori».

E c'è anche chi manifesta preoccupazione sul futuro. Intanto la squadra si sta preparando ad affrontare il prossimo impegno dell'andata nel girone est. L'ottava giornata vedrà la Juvecaserta di scena domenica a Forlì, contro la formazione allenata da Sandro Dell'Agnello. Un confronto all'insegna dell'amarcord visto che sulle rispettive panchine nelle vesti di head coach ci saranno due dei protagonisti dello scudetto casertano; il tecnico livornese peraltro è stato anche ex allenatore della Juvecaserta del terzo millennio. Intanto ancora out il centro Marco Cusin.
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