Bimbo in spiaggia con lividi
tolto alla madre e dato in affido

Bimbo in spiaggia con lividi tolto alla madre e dato in affido
di Gabriella Cuoco
Domenica 25 Agosto 2019, 10:00
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Lividi sospetti sul corpo di un bambino di due anni e mezzo. Una storia scioccante, forse di maltrattamenti che fa ricordare l'incubo vissuto dal piccolo Giuseppe di Cardito, quella che è emersa da un referto medico rilasciato dal pronto soccorso dell'ospedale San Rocco di Sessa Aurunca, dopo l'arrivo in ambulanza. Il piccolo, che chiameremo con un nome di fantasia, Pietro, si trova ora presso una casa di accoglienza per minori, in provincia di Benevento.
 
È stato sottratto dai servizi sociali alla madre originaria di Sant'Antimo nel Napoletano - che da qualche tempo, è ospite da alcuni amici, ma che in questa calda estate frequenta da pendolare la città litoranea. L'episodio è accaduto mercoledì mattina, intorno a mezzogiorno, sulla spiaggia tra Mondragone e Cellole, in località Levagnole in direzione Baia Azzurra. Il piccolo, forse notato forse da qualche villeggiante, con qualche macchia violacea sulla schiena e al volto, nonché un grosso edema all'occhio, è arrivato al nosocomio sessano in condizioni davvero poco chiare, dopo una segnalazione telefonica anonima sopraggiunta prima al 118 e poi ai carabinieri della stazione di Cellole che, sono prontamente intervenuti sul posto, per cercare di far luce su quanto fosse accaduto.

Secondo il racconto del pediatra di turno al pronto soccorso, che lo ha visitato e che ha firmato il referto ora all'attenzione degli inquirenti, Pietro era stato chiaramente maltrattato e la sua non era una semplice caduta come, la madre vittima di violenza da parte del padre e del fratello e compagna di un uomo tossicodipendente, irreperibile da mesi oramai ha raccontato ai militari dell'Arma. La donna, chiaramente provata per quanto accaduto, davanti al suo avvocato di fiducia, Maria Miraglia, ha affermato più volte che non ha mai toccato il piccolo nemmeno con un dito. Eppure sul corpo di Pietro i lividi ci sono e sono anche abbastanza marcati. Intanto, giovedì mattina i servizi sociali del comune di Sant'Antimo dove risiede la donna è appoggiata a casa di alcune persone originarie di Mondragone - con urgenza hanno collocato il bambino in una casa di accoglienza, disponendo l'immediato allontanamento dalla donna di giovane età, e informando la procura della Repubblica presso il tribunale dei minorenni di Napoli e il giudice tutelare presso il tribunale di Napoli nord. Nei prossimi giorni gli inquirenti continueranno a tenere la situazione sotto controllo, saranno ascoltati familiari ma soprattutto si cercherà di chiarezza sui rapporti della madre e sulla figura assente del padre. Il tutto in attesa che il giudice minorile si pronunciarsi sul mantenimento della patria podestà dei genitori, i quali potrebbero perderla.
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