Biodigestore nell'area industriale
di Aversa Nord, no dei Comuni

Biodigestore nell'area industriale di Aversa Nord, no dei Comuni
Lunedì 30 Novembre 2020, 19:26
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Sta facendo discutere, nel Casertano, la possibile realizzazione di un biodigestore capace di trattare oltre centomila tonnellate di rifiuti umidi; secondo il piano industriale presentato dall'azienda privata, Ambyenta Campania Spa, che vuole realizzare l'impianto, quest'ultimo dovrebbe sorgere nell'area industriale di Aversa Nord, coinvolgendo quattro comuni, ovvero Marcianise, Gricignano d'Aversa, Carinaro e Teverola. Una zona già compromessa dal punto di vista ambientale, compresa nella cosiddetta Terra dei Fuochi, dove accanto agli impianti pubblici - due Stir, un termovalorizzatore che sorge nell'area attigua di Acerra, due depuratori - sorgono numerose aziende private che trattano rifiuti, più volte, e anche di recente, sequestrate dalla magistratura a causa di gravi illeciti ambientali, e spesso per il «cattivo odore» provenienti dagli stabilimenti, che nuoce alla popolazione. Al momento l'iter non è ancora arrivato nella fase cruciale; i passaggi fatti da Ambyenta riguardano la presentazione del piano industriale al consorzio Asi di Caserta (Area Sviluppo Industriale), che ha dato l'ok per quanto concerne l'aderenza alla normativa urbanistica, e la richiesta alla Regione di rilascio della valutazione di impatto ambientale, su cui i quattro comuni coinvolti hanno dato parere negativo; si è in attesa delle controdeduzioni da parte dell'azienda.

«Siamo assolutamente contrari a questo biodigestore» spiega Vincenzo Santagata, sindaco di Gricignano d'Aversa, comune dove Ambyenta vorrebbe realizzare l'impianto; «di aziende di rifiuti ne abbiamo già tante sul nostro territorio, sotto questo punto di visto abbiamo già dato; ora abbiamo bisogno di altri tipi di investimenti». Alessandro Tartaglione, consigliere comunale a Marcianise, teme la capacità produttiva del biodigestore di Ambyenta; «in teoria - spiega Tartaglione - questo impianto potrebbe lavorare i rifiuti umidi di quasi tutto il Casertano e di buona parte dei comuni del napoletano. È in gioco anche la visione del futuro di questo territorio». «Abbiamo chiesto formalmente di essere ascoltati dal presidente della Commissione Ambiente della Regione - dice Serena Marino, assessore all'ambiente del comune di Carinaro - e inoltre abbiamo richiesto sempre all'ente regionale la convocazione di un'inchiesta pubblica.

Siamo nettamente contrari al biodigestore».

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