Bomba esplosa, l'operaio migliora:
«Ma Orfeo ha rischiato la vita»

Bomba esplosa, l'operaio migliora: «Ma Orfeo ha rischiato la vita»
di Giulio Sferragatta
Venerdì 23 Agosto 2019, 12:00
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Migliorano le condizioni di Orfeo Matarazzo, l'operatore antincendio della comunità montana del monte Maggiore che - nel primo pomeriggio di mercoledì - è rimasto ferito sul versante montuoso tra Giano Vetusto e Rocchetta e Croce a causa dell'improvvisa deflagrazione di un ordigno bellico, presumibilmente risalente al secondo conflitto mondiale. L'uomo, trasportato in elioambulanza al Cardarelli di Napoli in stato di incoscienza, sta bene ed è vigile e, ieri mattina, è stato pure trasferito in reparto dopo aver trascorso la notte in rianimazione. I medici preferiscono trattenerlo per scongiurare i postumi di eventuali traumi o lesioni interne, ma le sue condizioni non sono preoccupanti.
 
L'operatore - che era impegnato in un delicato intervento di spegnimento di un rogo boschivo sviluppatosi tra le località «Selva» e «Razzano», in uno dei versanti più impervi del Monte Maggiore, è stato investito dall'inaspettata esplosione mentre era in compagnia di un collega, Angelo Vecchiarelli, suo concittadino di Piana di Monte Verna, ferito in maniera meno grave e, nel frattempo, già dimesso dall'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta. Innumerevoli i messaggi di solidarietà pervenuti dalle istituzioni, dai sindacati e dal mondo del volontariato della protezione civile.

È andato a sincerarsi di persona dello stato clinico dell'operatore ricoverato al Cardarelli il sindaco di Piana di Monte Verna, Stefano Lombardi, che ha subito dato rassicurazioni. «Ho avuto modo di vederlo, di stringergli la mano, e di scambiare due chiacchiere con lui - ha riferito il primo cittadino - portando il saluto e la vicinanza commossa dell'intera amministrazione comunale e della comunità pianese. Un ringraziamento alle decine di sindaci, amministratori locali e operatori di volontariato di tutta la provincia di Caserta che, in queste ore complicate, hanno mostrato vicinanza e affetto alle famiglie di Angelo ed Orfeo e alla comunità tutta. Possiamo finalmente tirare un sospiro di sollievo». L'infortunio sul lavoro dei due forestali ha posto nuovamente l'accento su quelle che sono le annose e irrisolte questioni che riguardano i lavoratori stagionali. Sul punto, nell'esprimere vicinanza ai due operatori feriti, sono intervenute diverse sigle sindacali.

«Questo tragico evento - affermano in una nota i segretari generali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Campania, Raffaele Tangredi, Giuseppe Carotenuto e Emilio Saggese - mette in evidenza con forza l'importanza ed il ruolo dei lavoratori forestali le cui competenze e specificità meriterebbero attenzione e rispetto da parte di tutti, a cominciare dalle istituzioni regionali che dovrebbero investire ancora di più sul settore, e dall'opinione pubblica mal veicolata da certa stampa che addita i suddetti lavoratori come degli assistiti. Pretendiamo rispetto per chi lavora onestamente e magari mette a rischio la propria vita per la difesa del nostro patrimonio boschivo e per il bene comune». «Confidiamo - è scritto - che la Regione Campania inizi a considerare il settore come un pilastro fondamentale dell'azione di Governo per far sì che i lavoratori svolgano il proprio dovere in totale sicurezza compresa quella economica percependo lo stipendio ordinariamente e guardando al futuro con la stabilizzazione dei tanti lavoratori precari del settore». Nel frattempo, prosegue la lotta agli incendi boschivi. I piromani hanno già distrutto diversi ettari di aree boschive del Casertano.
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