Pd, Bonaccini a San Leucio ma il commissario Mauri non aspetta e si dimette

Il commissario ha preferito non rilasciare dichiarazioni sui motivi delle dimissioni

Bonaccini
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di Mariamichela Formisano
Domenica 15 Gennaio 2023, 09:55 - Ultimo agg. 13:25
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Alla vigilia della tappa di stamattina del candidato segretario del Pd Stefano Bonaccini al Belvedere di San Leucio, anzi a poche ore dal momento della conta in seno ai dem casertani tra i presenti e gli assenti all'incontro, ecco che muta di nuovo lo scenario interno: il commissario provinciale Matteo Mauri si dimette.

A caldo il commento di Camilla Sgambato, componente della direzione nazionale e già presidente provinciale del partito, nonché coordinatrice regionale della mozione per Cuperlo segretario: «Mauri ha deposto le armi di fronte alle logiche perverse che, negli ultimi anni, hanno paralizzato il partito in Terra di Lavoro.

Spero che il livello nazionale e lo stesso Stefano Bonaccini, nella cui affollata compagine sembra nascere l'ennesimo contrasto che ha portato il commissario alle dimissioni, siano informati del grave stallo in cui precipiterà la fase congressuale a Caserta».

Il governatore dell'Emilia Romagna proprio dal Sud ha avviato il suo tour. Forte degli appoggi che in Terra di Lavoro sa di avere, a partire dal sindaco del capoluogo e presidente dell'Anci Campania Carlo Marino, che nei giorni scorsi ha dichiarato il suo appoggio a colui che proprio sul rilancio del Mezzogiorno ha deciso di puntare. E Pina Picierno, vice presidente del Parlamento europeo, individuata da Bonaccini come sua vice a conferma dell'importanza riservata alla donna che maggiormente rappresenta la concretezza di una volontà politica e l'espressione delle istanze provenienti dal territorio anche in sedi istituzionali più ampie. Europeiste e atlantiste, come quelle che secondo il deputato casertano Stefano Graziano dovrebbero far preferire il presidente della Regione dell'Emilia Romagna alla guida di un partito chiamato a ricompattarsi prima ancora di affrontare la sfida di uno dei momenti storici più difficili sullo scacchiere geopolitico del mondo. Partendo dal Sud e Terra di Lavoro, ha sottolineato nei giorni scorsi Graziano, forti di un partito nazionale interclassista e pluralista con al centro la questione meridionale, dialettico nel suo congresso ma unito nelle battaglie comuni.

A varcare i cancelli del Belvedere di San Leucio oggi alle 10.30 per l'appuntamento con gli amministratori locali, i militanti e le realtà associative locali, con Stefano Bonaccini ci sarà di certo il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero, promotore dell'incontro, e primo campano a schierarsi con Bonaccini per un motivo ben chiaro: riconoscere nel governatore emiliano le qualità amministrative e politiche necessarie ad un partito che vuole ritornare tra la gente. Intanto Mauri, ieri sera, ha preferito non rilasciare dichiarazioni sui motivi che l'hanno spinto alle dimissioni. Ma stamattina i nodi dovranno venire inevitabilmente al pettine.
 

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