Bonifiche, dal Cas regionale lavori
somma urgenza a ditte già inquisite

Bonifiche, dal Cas regionale lavori somma urgenza a ditte già inquisite
di Mary Liguori
Domenica 18 Novembre 2018, 08:00 - Ultimo agg. 28 Maggio, 21:13
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Sul tavolo dei pm c’è un elenco di ditte che, sin dal 2010, sono rimaste coinvolte in inchieste sul traffico illecito di rifiuti. Ditte che, però, nello stesso tempo, figurano nell’Albo nazionale gestori ambientali di prima categoria, vale a dire sono considerate eccellenze per la bonifica dei siti contenenti amianto. E, di fatti, sono inserire tra le 2249 aziende nella sezione campana  dell’Albo. Alcune di quelle società, nel tempo, sono state convocate dalla Campania Servizi e Ambiente, partecipata della Regione Campania, e incaricate per la messa in sicurezza dei siti inquinati della terra dei fuochi. Le ditte vanno considerate, al momento, estranee alle nuove accuse. Si tratta solo di accertamenti, d’altro canto, che peraltro sono appena iniziati e al momento nessuna ditta è direttamente coinvolta nella nuova indagine sul traffico di rifiuti e le turbative d'asta che ha portato, martedì, a perquisizioni e sequestri a Napoli, Caserta e al Cite di Salerno. 

Tra gli atti acquisiti dalla Dda di Napoli a Santa Lucia ci sono le determine di affidamento diretto con le quali si è assegnato, per importi inferiori ai 40mila euro, il servizio di individuazione e confinamento dell’amianto nei Comuni di riferimento della Cas. Uno degli atti inanalisi in Dda fa riferimento all’affidamento per 600 euro a sito, per un totale di 63 discariche abusive, e reca, appunto, i nomi delle società ritenute eccellenze nel campo delle bonifiche. Si tratta delle seguenti ditte: Edilgen, Everpower, Furino, Progest, Ecologica Sud e della Xeco,. Quest’ultima, sede al Centro direzionale di Napoli è al centro dell’inchiesta in quanto di proprietà di Carlo Savoia, ritenuto il principale indagato degli accertamenti in corso, fratello dell’ex sindaco di Sant’Arpino, Giuseppe, già direttore della Eco4, ritenuto dalla Procura «legato Nicola Cosentino e Nicola Ferraro», entrambi condannati per rapporti col clan dei Casalesi.

Come detto, la Campania Servizi affida bonifiche, per somma urgenza, a ditte che compaiono nell’Albo nazionale, ma tra le società ve ne sono alcune coinvolte in inchieste giudiziarie già nel 2010. È il caso della Progest di Gricignano d’Aversa. Lo scandalo ambientale che colpì l’azienda in questione risale a otto anni fa. Da una inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere emerse che i fanghi dei rifiuti venivano seminati nei terreni delle campagne del Casertano anziché smaltiti secondo legge. L’operazione portò a 14 arresti tra Lazio, Campania, Marche, Umbria, Toscana, Puglia e Abruzzo. L’ipotesi di reato era il traffico illegale di rifiuti speciali e tossici. Ma non c’è solo la Progest tra le ditte che in passato sono finite agli onori delle cronache per illeciti ambientali e affini. La Furino, ad esempio,  dal 2011  avrebbe smaltito illecitamente acque oleose in un deposito della Kuwait per abbattere le spese per il corretto o smaltimento. Diversa la storia recente, invece, della Ecologica Sud della famiglia Cesaro. Nel gennaio scorso ha subito un raid intimidatorio sui cantieri di Calvizzano. È accaduto dopo il ricorso al Tar da parte di alcune aziende contro l’aggiudicazione alla Ecologica Sud dell’appalto da 7 milioni della Soresa, società regionale per la sanità, per lo smaltimento dei rifiuti ospedalieri dell’Asl Napoli 2 Nord e dell’Asl di Caserta. 

All’indomani delle dimissioni del sindaco di Caserta dalla presidenza dall’Ato rifiuti, si apprende con maggiore dettaglio in che modo l’inchiesta sta interessando il capoluogo. L’asse Campania-Vicenza è già emerso dalle indagini in riferimento a B.D. e all’accordo che avrebbe stipulato con Savoia. Quest’ultimo, sempre secondo i pm, avrebbe stretto un patto con Carlo Marino, e con il consulente Marcello Iovino per favorire le sue aziende. Secondo la Dda, Savoia avrebbe «condizionato i bandi di gara predisponendone i requisiti di partecipazione e i punteggi tecnici». 
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