Brucellosi, gli imprenditori casertani
non sono mascalzoni

Brucellosi, gli imprenditori casertani non sono mascalzoni
Domenica 7 Novembre 2021, 16:25
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«Capisco le tensioni ma guai a generalizzare: gli allevatori casertani che si sono visti abbattere migliaia di bufale sane per poi doverle svendere a prezzi stracciati, quelli che rivendicano l'attuazione delle norme europee sull'autocontrollo del bestiame e l'adozione di procedure incontestabili per la rilevazione di eventuali patologie dei capi ed una seria campagna vaccinale per tutelare le bufale e i consumatori, non possono e non devono essere paragonati a dei mascalzoni». Lo afferma Piernicola Pedicini, europarlamentare campano del Movimento 24 Agosto - Equità Territoriale di Pino Aprile.

«L'incendio nella casa del coordinatore della task force regionale che si occupa dei controlli antibrucellosi, al quale va tutta la mia solidarietà , è un fatto grave sul quale andrà fatta piena luce sino in fondo», aggiunge l'europarlamentare che annuncia di aver presentato un'interrogazione urgente alla Commissione europea. «Mi sono chiesto - spiega Pedicini - se la Commissione èa conoscenza delle problematiche relative alla filiera bufalina casertana e sino a che punto».

«Al pari di decine e decine di sindaci casertani - conclude - ho sempre ritenuto e ritengo che scongiurare la diffusione della Brucellosi e della Tbc Bovis salvaguardando le aziende sane oramai al collasso, garantire agli allevatori il diritto alla controperizia dei test sanitari prima e non dopo gli abbattimenti, mi sembra ragionevole, doveroso».

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