Bufale ammazzate, marcia dei trattori
a Caserta: «Rispetto per noi lavoratori»

Gli allevatori in crisi
Gli allevatori in crisi
Marilu Mustodi Marilù Musto
Martedì 13 Settembre 2022, 17:19 - Ultimo agg. 19:41
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Sono giunti a Caserta, gli allevatori di bufale con i loro trattori. La questione è sempre la stessa: la zoonosi tiene banco perché non si trova un’alternativa agli abbattimenti. Eppure la Comunità Europea nel 2016 aveva emanato un regolamento, che gli stati membri avrebbero dovuto adottare entro aprile del 2021, che prevede la vaccinazione per la brucellosi e altre malattie come la tubercolosi. E ben 350 agricoltori hanno firmato un documento in cui si chiede di adottare le normative emanate dall’Unione Europea che, fra le altre cose, riconosce la bufala mediterranea animale da proteggere perché specie autoctona.

A Casal di Principe, gli allevatori hanno incontrato il sindaco anticamorra Renato Natale, che ha poi spiegato: «Ancora una volta sono al loro fianco per difendere il prodotto tipico delle nostre terre, il lavoro di centinaia di nostri imprenditori e lavoratori, la nostra stessa identità.

Da mesi gli allevatori portano avanti una battaglia in difesa della bufala; siamo stati, siamo e saremo al loro fianco; la loro battaglia è la nostra battaglia».

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«Alle 13 stavo - ha proseguito - stavo con loro a salutare l'avvio del corteo dei trattori diretti a Caserta attraversando una parte importante di Terra di Lavoro; stasera li raggiungo a Caserta per partecipare con loro alla fiaccolata nelle strade della città capoluogo, e domani mattina con i loro rappresentanti sarò in Prefettura per chiedere la convocazione del tavolo di confronto con le autorità regionali».

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