Caccia aperta ai predoni dell'acqua:
​così agiscono i furbetti del contatore

Caccia aperta ai predoni dell'acqua: così agiscono i furbetti del contatore
di Giuseppe Miretto
Martedì 26 Febbraio 2019, 09:59
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Controlli a tappeto contro i «furbetti del contatore». Controlli sui consumi idrici, ma anche fiscali e tecnici, come primo atto di «internalizzazione del ruolo acqua». Dopo quattro anni di affidamento totale a imprese esterne, il Comune ridiventa titolare dei servizi di accertamento, lettura e verifica sui consumi, ma soprattutto di riscossione, gestione tecnica.

Ma il fatto veramente nuovo è che inaugura la lotta agli abusi nelle forniture di acqua potabile. Oltre ai soliti controlli fiscali, sono partitele ispezioni dirette e le verifiche sul territorio. Rimesso in piedi il servizio di lettura dei vecchi contatori: tre mesi per il rilevamento completo di tutte le utenze e anche di tutti i consumatori reali soprattutto quelli non censiti, non a ruolo o totalmente sconosciuti. Sono troppi gli allacciamenti abusivi all'acquedotto comunale. «Insieme alla squadra periodica di letturisti spiega il vicesindaco Gigi Bove, titolare della delega al contenzioso e alle finanze- saranno al lavoro anche i tecnici controllori sullo stato delle erogazioni». Prima della repressione finale arriva l'imposizione del contatore: per stanare i «furbetti dell'acqua gratuita» sono stati comprati 800 nuovi contatori destinati agli utenti «senza controllo». Si procederà in tre fasi. Subito, saranno sanate le anomalie gestionali: molti utenti hanno preceduto per necessità all'istallazione di contatori (acquistati in proprio) nonostante il pagamento in bolletta dei costi di noleggio. Seguirà l'azione di contrasto contro: il anomalo fenomeno delle mancate volture dei consumi idrici accertati, però intestati a persone non più in vita e quindi non più pagati. La fase finale sarà di pura repressione: saranno rimossi i contatori guasti, quelli vetusti e infine si procederà alla verifica dei tantissimi attacchi diretti. Ma in questi casi, già si parla del reato di furto d'acqua.

 

«Il caso più eclatante e già accertato dice il consigliere comunale Angelo Tenneriello di Maddaloni Positiva, - è quello dei 97 inquilini degli alloggi comunali, già costati alle casse dell'ente 400 mila euro sotto orma di canoni di locazione evasi. Ora è stato verificato e documentato che gli inquilini del comune, ammessi alle locazioni a canone agevolato, in contemporanea risultano sconosciuti al fisco locale. Non pagano la Ta.ri. ma soprattutto non sono nemmeno iscritti al ruolo idrico» Burocraticamente, non c'è nessun utente, nessun contatore e nessun consumo presso gli alloggi comunali ma le forniture idriche sono garantite comunque con allacci diretti all'acquedotto comunale. La vera emergenza resta, dopo anni di mancato riordino, l'elusione totale e l'evasione del ruolo idrico.
«L'unico sistema rivela il vice sindaco Gigi Bove- veramente efficace nel dare la caccia agli «utenti del servizio idrico gratuito», in allestimento, sarà basati sull'incrocio delle banche dati che costituirà il servizio principale del nascente ufficio unico delle entrate». I dati delle Camere del Commercio, degli albi professionali, unito all'elenco delle partite iva, ai rilievi annonari saranno incrociati con quelli in possesso dell'Agenzia delle Entrate. L'obiettivo vero è fare emergere i grandi evasori ovvero tutte le attività produttive, ignote e sotto copertura, che non pagano l'acqua e che sarebbero i maggiori consumatori delle risorse idriche. I primi dati, non ancora divisi per singoli settori, lasciano sconcertati. Mancano all'appello, sotto forma di gettito messo a ruolo ma non riscosso, ben 16 milioni di mancato incasso per la sola annualità 2017. I numeri non ammettono repliche: a partire dalla gestione del dissesto, nel 2012, il gettito dei tributi è in costante decremento. Il «differenziale negativo» sottopone l'ente locale ad una condizione permanente di squilibro strutturale nei Continoti i dati della Tari che è scesa da un risicato 64 per cento del 2013 al 53 del 2017.
 
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