Camorra, sequestrate due società
all'imprenditore vicino ai Casalesi

Camorra, sequestrate due società all'imprenditore vicino ai Casalesi
Giovedì 18 Ottobre 2018, 11:43 - Ultimo agg. 14:34
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La Guardia di Finanza di Napoli ha arrestato su ordine del Gip del Tribunale di Napoli l'imprenditore edile Nicola Fontana, sequestrando inoltre due società intestate al costruttore per un valore di quattro milioni di euro. Per la Dda di Napoli che ha coordinato le indagini, Fontana, finito in carcere, sarebbe «un imprenditore di fiducia» del clan dei Casalesi, in particolare del boss Michele Zagaria, da cui avrebbe ottenuto una sorta di «benedizione» per potersi aggiudicare svariati appalti pubblici, come i lavori per i cimiteri di Casapesenna e di Trentola Ducenta, comune del Casertano; a Trentola l'appalto fu poi revocato perché la società di Fontana fu raggiunta da un'interdittiva antimafia. Fontana sarebbe stato costantemente favorito dal clan, per questo gli è stata contestata l'associazione camorristica; in cambio, hanno accertato i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria basandosi anche sulle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia, Fontana avrebbe agevolato la latitanza di Michele Zagaria, durata oltre 16 anni, versando nelle casse del clan una quota degli importi dei lavori pubblici ottenuti; avrebbe inoltre più volte cambiato agli estorsori della cosca gli assegni ricevuti dagli imprenditori che pagavano il pizzo, permettendo così al clan di monetizzare i proventi illeciti.

Nell'inchiesta risultano indagate anche altre persone, ritenute prestanomi di Fontana; a loro l'imprenditore avrebbe intestato le quote delle due società edili create dopo il fallimento di un'altra sua impresa. Di fatto, era Fontana a gestire le due aziende di costruzione, poi poste sotto sequestro.
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