Campania, multe a raffica
​con l'autoscan captur

Campania, multe a raffica con l'autoscan captur
di Daniela Volpecina
Domenica 17 Giugno 2018, 15:43
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Si chiama autoscan captur e sarà operativo in città da fine giugno. E' una telecamera mobile che verrà installata sul tettuccio delle vetture della Polizia municipale o all'interno dell'abitacolo per monitorare i veicoli in movimento e punire le infrazioni attraverso un accertamento digitale delle violazioni del Codice della Strada.

«Si tratta di un apparecchio tecnologicamente avanzato spiega il comandante dei vigili urbani, Luigi De Simone che consente di verificare in tempo reale se un'automobile è priva di assicurazione, di collaudo o del certificato di revisione o addirittura se si tratta di un veicolo rubato. La telecamera infatti fotografa la targa e si collega ad una serie di banche dati (del Ministero, del Pubblico registro automobilistico, della Motorizzazione civile) per un controllo immediato. In pochi secondi arriva il responso. Se viene rilevata una violazione, l'apparecchio lancia un alert. In tal caso la pattuglia dotata dell'autoscan capture segnala il veicolo che viene fermato e multato». Ma questa è solo una delle operazioni che possono essere effettuate.

«In pratica chiarisce il colonnello De Simone il dispositivo può essere programmato anche per individuare le auto in divieto di sosta e per numerose altre violazioni. In tal caso la telecamera inquadra tutto ciò che incontra durante il percorso e scatta foto ogni qualvolta rileva una infrazione.

Quella foto si traduce poi in un verbale. Sono le cosiddette multe a strascico». Costato quasi 17mila euro , l'autoscan capture è stato acquistato con i proventi delle multe così come previsto dall'articolo 208 del Codice della Strada. «L'obiettivo è quello di potenziare i controlli sul territorio, fronteggiare la sosta selvaggia e svolgere un'azione di deterrenza nei confronti degli automobilisti indisciplinati».

E' la prima volta che il Comune di Caserta si dota di uno strumento di questo tipo che, almeno per il momento, non sarà affiancato da altri prototipi. «Non ne sono previsti altri precisa il comandante dei caschi bianchi anche perché questo tipo di apparecchio comporta una nuova organizzazione del lavoro e un aumento del carico di lavoro.

Occorre infatti una pattuglia dedicata che dovrà effettuare sopralluoghi in più punti anche all'interno della stessa giornata». De Simone non si sbilancia sul posizionamento dell'autoscan capture: «Sicuramente partiremo dal centro storico e da alcune delle strade che fanno registrare un notevole afflusso di traffico e il maggior numero di violazioni poi valuteremo di volta in volta. E' bene precisare tuttavia che questo dispositivo va ad inserirsi in un quadro più ampio di operazioni di street control che stiamo cercando di implementare in città e che prevede, tra le altre cose, anche l'installazione in alcune strade di sensori tecnologicamente avanzati per il conteggio dei flussi automobilistici. Se ne occuperà la Tmp, la società che si è aggiudicata la gestione della sosta sulle strisce blu, così come previsto dal capitolato di gara.

Nel dettaglio si tratta di una tecnologia sofisticata che consentirà di monitorare e contare i veicoli che transitano in un determinato tratto, gli orari di maggiore affluenza, il tempo di permanenza e soprattutto la tipologia di veicoli. Dati essenziali per poter mettere a punto e programmare un eventuale nuovo piano traffico e tutti i provvedimenti di viabilità che l'amministrazione riterrà necessari per migliorare la mobilità». Si inizia quindi con un nuovo corso e, dopo qualche mese, si portrà fare un primo bilancio dei vantaggi derivanti dalle nuove apparecchiature.
 
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