Campania, la truffa delle false Rc auto: 16 misure cautelari e sequestro di beni

Campania, la truffa delle false Rc auto: 16 misure cautelari e sequestro di beni
di Mary Liguori
Martedì 14 Luglio 2020, 11:20 - Ultimo agg. 14:35
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Le prime denunce sono arrivate già nel 2012. Automobilisti convinti di avere stipulato regolari polizze assicurative si sono resi conto, a loro spese, che invece il contratto era nullo e la copertura del veicolo inesistente. Nel 2018, a Milano, sono partite le indagini su una serie di polizze recanti logo contraffatto di note compagnie assicurative, indagini che oggi hanno portato a 16 misure cautelari tra il capoluogo ambrosiano, Caserta e Isernia. Producevano e vendevano polizze assicurative false gli indagati nella maxi operazione coordinata, per la Campania, dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, diretta da Maria Antonietta Troncone.

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La cabina di regia della maxifrode era collocata nell’Agro aversano, ma nell’elenco degli indagati - ai quali è contestato, tra gli altri, il reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, al riciclaggio e all’esercizio abusivo di attività assicurativa - compaiono anche persone residenti a Castel Volturno e Cancello e Arnone oltre che a Villa Literno. I carabinieri - coordinati dal sostituto procuratore Alessandro Di Vico - hanno sequestrato beni per trenta milioni di euro tra rapporti finanziari, immobili, attività commerciali e auto di lusso.

A capo dell’organizzazione, secondo la Procura, c’erano Dionigi e Catena e Federico Catena, casertani di Villa Literno. Si servivano dei prestanome Antonio Di Dona e Salvatore Piccerillo.
Le polizze poi risultate false venivano pubblicizzati attraverso numerosi siti internet che ne sponsorizzavano i prezzi vantaggiosi. Oltre sessanta i portali web individuati dai carabinieri e ritenuti tra quelli usati per mettere a segno le truffe.
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