Cancello Arnone: addio al generale Di Micco, si indaga sulla dinamica dell'incidente

L'alto ufficiale era stato comandante degli aeroporti di Capodichino e Grazzanise

Il generale Roberto Di Micco
Il generale Roberto Di Micco
di Alberto Zaza d'Aulisio
Domenica 21 Maggio 2023, 09:22 - Ultimo agg. 09:25
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È prevista per domani l'autorizzazione dell'autorità giudiziaria inquirente per lo spostamento dal reparto di Medicina Legale dell'ospedale di Caserta per consegnare alla famiglia la salma del generale di brigata aerea Roberto Di Micco (69 anni), già comandante degli Aeroporti di Capodichino e di Grazzanise, morto l'altra sera in un tragico incidente automobilistico nei pressi della sua abitazione in località Caselle di Cancello Arnone. Lo schianto è avvenuto lungo la strada provinciale Castel Volturno-Grazzanise. Le spoglie riposeranno nella cappella di famiglia a Sant'Angelo a Scala in provincia di Avellino. Indagini in corso sulla dinamica dello schianto. Stando ad alcune indiscrezioni, prontamente soccorso - dopo l'impatto tra un'altra auto e la sua che stava conducendo senza passeggeri a bordo - è morto per le ferite riportate. Nulla hanno potuto fare i sanitari della clinica Pinetamare per scongiurare l'esito delle gravissime lesioni riportate. La notizia del tragico evento si è diffusa da un capo all'altro del territorio, dove Roberto De Micco aveva scelto di stabilire la residenza. Stimato in ambito militare come in quello civile per la genuina semplicità del carattere, così lo ricorda il generale Benedetto Testa, collega e amico del terzo corso Pegaso dell'Accademia Aeronautica (1974-75) e primo comandante del quartier generale della scuola sottufficiali dell'Aeronautica Militare a Caserta: «Era un signore di altri tempi. Ce ne voleva per farlo innervosire. Rigoroso quanto comprensivo sul campo, aperto e disponibile all'ascolto, era sempre conciliativo e pacificatore».

Pilota dei caccia, laureato in scienze aeronautiche all'Università degli Studi Federico II di Napoli, dal reparto di Istrana ad aiutante di volo del comandante della prima regione aerea di Milano, Roberto De Micco, grazie a una robusta esperienza professionale, aveva affrontato con slancio e vigore l'annosa questione del potenziamento della rete aeroportuale della Campania e dell'alleggerimento dell'aeroporto di Capodichino, che riteneva pericoloso per l'ubicazione e per il sottodimensionamento indotto dalle dinamiche epocali. Da qui il suo sogno per la trasformazione di Grazzanise in aeroporto intercontinentale. Duro il dibattito con la Gesac, ente gestore di Capodichino, per affermare la scommessa su Grazzanise. Ma lui non si era arreso neanche dopo la recente bocciatura della Gesac. «Capodichino è un aeroporto che non può crescere più di tanto - incalzava - perché è posizionato troppo sotto le montagne». Il fascino per l'Aeronautica lo aveva sempre alimentato tanto da trasmetterlo ai figli Marco e Barbara, oggi ufficiali nell'Arma Azzurra. E dopo aver tentato gli spazi sempre con ardore e gioia, negli ultimi tempi aveva tentato di navigare lungo altre rotte cercando di portare sul tavolo del dibattito politico il suo progetto fondando il Movimento Meridionalisti Democratici in occasione delle regionali del 2019 in appoggio a Vincenzo De Luca.

 

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