Piazza Andolfato, epicentro di caos automobilistico e parcheggio abusivo, è senza controlli. Questa la denuncia che arriva dai residenti, stanchi di assistere, impotenti, all'arroganza di chi abusa di quegli spazi pubblici e all'assenza di provvedimenti da parte dell'amministrazione comunale più volte sollecitata ad intervenire. «Questa piazza dice Antimo Ronza ha perso funzione e connotati. Da tempo è un parcheggio abusivo in doppia e talvolta tripla fila e la circolazione stradale all'incrocio tra la piazza, viale Medaglie d'Oro, viale Beneduce e via San Carlo è un inferno quotidiano. Scenario di confusione, litigi, fastidi e rumori molesti dall'alba alla sera». Un problema, quello denunciato dal generale Ronza, di antica memoria tanto da essere stato al centro di un'interpellanza sei anni fa dall'allora consigliere comunale Cobianchi.
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«La segnaletica in questa piazza continua Ronza è in parte divelta, in parte in bilico, in parte artatamente spostata. Per esempio il divieto di sosta che insiste sul marciapiedi della stessa è da tempo girato all'incontrario così che chi non ne conosce il contenuto neanche lo sa che quel cartello richiede l'esposizione del disco orario e che non è consentita la sosta per più di un'ora». Un crocevia strategico e frequentatissimo, punto nodale nella viabilità del capoluogo, che convoglia il traffico in ingresso in città per coloro che provengono da via Roma e via Renella diretti verso la variante Capua-Maddaloni e l'Appia, nel tratto che conduce a Maddaloni; verso l'ospedale, verso le frazioni collinari, parco Cerasola, il quartiere dell'ex area 167.
Da piazza Andolfato parte via San Carlo al cui inizio vi è l'antica chiesa della Madonna di Montevergine. Anche questa è assediata dal parcheggio selvaggio che rende difficile l'imbocco della strada moltiplicando gli ingorghi. «Respiriamo gas di scarico conclude il generale e la qualità della vita di tutti gli abitanti della zona è precipitata. Se un'ambulanza ha bisogno di entrare in via San Carlo, ed è capitato, si trova intrappolata in un groviglio di auto che le impedisce di arrivare a destinazione nei tempi necessari. A questo disordine si aggiunge il caos all'uscita degli alunni da scuola».