Caporalato e affitti in nero a Caserta,
il coronavirus detta la linea dura

Caporalato e affitti in nero a Caserta, il coronavirus detta la linea dura
di Pierluigi Benvenuti
Venerdì 10 Luglio 2020, 11:00
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Pugno di ferro contro lo sfruttamento della manodopera nelle aziende agricole e controlli a tappeto sul territorio e nelle abitazioni per stanare le situazioni d'irregolarità. È la linea decisa dall'amministrazione comunale di Mondragone dopo la revoca della zona rossa nell'area dei palazzi Cirio dove è scoppiato un focolaio epidemico di Covid-19, prontamente circoscritto e soffocato. Per tutta la giornata di ieri gli uomini della polizia locale, guidati dal comandante David Bonuglia, hanno continuato i controlli dei mezzi usati per l'accompagnamento degli immigrati al lavoro nelle campagne e nelle aziende delle filiera agro-alimentari della zona. Un'operazione scattata alle prime ore dell'alba di ieri e proseguita nel tardo pomeriggio, in concomitanza con gli orari di uscita e di ritorno dei braccianti. Nei due turni sono stati impegnati complessivamente dodici uomini, cioè tre pattuglie per quadrante. Il cordone è stato stretto intorno ai palazzi Cirio, dove si concentrano i maggiori movimenti. Ad ieri sera erano stati controllati un centinaio di persone, bulgari ed ucraini. Tutti sono risultati in regola con i documenti e tutti hanno dei regolari contratti di lavoro con aziende agricole di Mondragone o Falciano del Massico. Gli immigrati ucraini, extracomunitari, sono anche in possesso di permesso di soggiorno nel nostro Paese. Diversi invece sono stati i risultati degli accertamenti sui furgoni utilizzati per gli spostamenti dei lavoratori. Due automezzi sequestrati perché non assicurati. Ad altri tre invece è stata ritirata la carta di circolazione in quanto gli agenti della polizia locale hanno riscontrato delle modifiche strutturali al mezzo non conformi alla normativa. Infine, alcuni conducenti sono stati multati per guida senza patente o per sovraccarico, perché trasportavano più persone di quelle per cui il mezzo è omologato. I controlli proseguiranno nei prossimi giorni. L'obiettivo è quello di raccogliere quante più informazioni è possibili, uno screening il più completo possibile per capire bene quante sono le presenze sul territorio e la loro situazione rispetto alle regole di permanenza in Italia. Nel mirino della polizia locale ci sono poi diversi parcheggi e depositi in varie zone della città, soprattutto sulla Domiziana, dove sono ricoverati per la notte i furgoni. I controlli poi si sposteranno anche nelle aziende e nelle abitazioni, per accertare in quest'ultimo caso le condizioni di sovraffollamento e la situazione sanitaria e statica degli edifici.
 


«Sono molto soddisfatto dell'impegno messo in campo per la lotta all'irregolarità nell'area. L'amministrazione comunale - spiega il sindaco Virgilio Pacifico - intende fare tutto il possibile per assicurare la serenità dei cittadini onesti di Mondragone e garantire il rispetto delle regole sul territorio. Nella zona dei palazzi Cirio intanto, pure dopo la revoca del cordone sanitario, resta un presidio costante delle forze dell'ordine. Questo per prevenire problemi all'ordine pubblico e contrastare il degrado dell'area. Un parco dal quale nelle due settimane del lockdown sono scomparsi, ad esempio, i cumuli di rifiuti e dove alcuni immigrati bulgari sono stati visti spazzare sotto i porticati dei palazzi.

Il segnale di un'inversione di tendenza forse e della voglia di normalità anche di una parte almeno di loro. E forse che a sversare illegamente ingombranti ed altri materiali in quella zona non solo soltanto gli stranieri. Dal punto di vista sanitario infine non si registrano nuovi contagi. I medici dell'unità operativa di prevenzione collettiva dell'azienda sanitaria locale hanno effettuato delle ispezioni negli appartamenti dei palazzi Cirio, accompagnati dagli uomini della polizia locale, per verificare se sono idonei ad accogliere i positivi attualmente ricoverati presso il Covid-Hospital di Maddaloni.
La decisione finale sarà presa nei prossimi giorni dai sanitari. 

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