Nonostante la leggera e graduale decrescita del livello dell’acqua, il Volturno continua a destare preoccupazione. Minacciati dal corso d’acqua sono stati, ieri notte, i casolari, i fabbricati rurali e gli allevamenti già interessati, in passato, da improvvise e pericolose piene. La situazione, a partire dalla mattinata, è andata migliorando, in particolare nella città di Capua dove la scala metrica – all’altezza del ponte romano – ha registrato una diminuzione della portata fluviale.
È temuta un’eventuale piena del Calore che, proprio qualche anno fa, determinò un notevole ingrossamento del fiume. È costante, nel frattempo, il monitoraggio delle pompe di sollevamento e degli impianti idraulici all’altezza della chiesa della Santella, il cui funzionamento è indispensabile per prevenire eventuali fuoriuscite d’acqua dalle condotte fognarie.
Come di consueto, sono stati soprattutto i residenti delle aree più periferiche a temere l’impeto del Volturno. Monitorate dalla protezione civile le zone campestri in località La Monaca, Siero e Santella, oltre che la Provinciale per Santa Maria La Fossa e via Marra. Il fiume, ieri notte, ha lambito le campagne.
Anche i fossati della cinta bastionata sono stati invasi dall’acqua che si è poi ritirata ieri. Sotto controllo anche la situazione negli altri Comuni bagnati dal Volturno, come Santa Maria La fossa, Grazzanise, Cancello ed Arnone e Castel Volturno. Le migliori condizioni meteorologiche, contestuali al minor afflusso fluviale, lasciano ben sperare per i prossimi giorni. In questo primo assaggio di inverno, sono state già diverse le occasioni in cui il fiume è tornato a minacciare diverse aree urbane della provincia, soprattutto l’Alto Casertano che – per effetto delle recenti piene – è stato interessato da alcuni allagamenti stradali, in prossimità degli argini fluviali più bassi. Importante sarà l’attività manutentiva e preventiva che i Comuni sapranno adottare nei prossimi mesi invernali per evitare disagi agli imprenditori agricoli e agli abitanti della zone più esposte al rischio idrogeologico.