Capua, si aprono le urne: Villani
e Brogna alla sfida decisiva

Capua, si aprono le urne: Villani e Brogna alla sfida decisiva
di Luigi Di Lauro
Domenica 26 Giugno 2022, 12:07
4 Minuti di Lettura

È la domenica del ballottaggio, urne aperte da questa mattina alle sette, chiuderanno alle ventitré, subito dopo lo scrutinio delle schede elettorali. Quella di questa sera sarà una lunga notte, al termine della quale si conoscerà il nome dell'ottantunesimo sindaco.
C'è mobilitazione nei comitati elettorali di Adolfo Villani e Fernando Brogna, dove collaboratori e sostenitori hanno allestito il centro di raccolta dati. Il quartier generale di Adolfo Villani è in piazza Guglielmo Marconi, guardando dal balcone che si affaccia sulla strada si eleva maestosa la facciata della chiesa dell'Annunziata. Per Fernando Brogna, invece, è stato predisposto il punto di raccolta nella piazza principale di Capua, piazza dei Giudici. Le operazioni di inserimento dati inizieranno non appena saranno notificati i primi risultati, da ciò che è trapelato, i due protagonisti, Villani e Brogna, raggiungeranno le rispettive sedi non prima della mezzanotte. Gli elettori di Capua e della frazione di Sant'Angelo in Formis tornano alle urne perché nessuno dei quattro candidati del primo turno di domenica 12 giugno, Villani, Brogna, Carmela Del Basso e Paolo Romano, ha raggiunto il quorum necessario per indossare la fascia tricolore e, così come avviene per i comuni al di sopra dei quindicimila abitanti, è stato necessario ricorrere al ballottaggio, che coinvolgerà 14.664 aventi diritto al voto: 7.664 donne e 7.000 maschi. Si teme, però, l'astensionismo, che già alla prima tornata ha fatto registrare un calo di elettori del 5% rispetto alle amministrative del 2019. Ad ogni modo, Adolfo Villani primeggia con 3.140 preferenze, pari al 34,82%, con cinque liste. Fernando Brogna, invece, con 2.280 voti, pari al 25,29%, pure lui con cinque liste.

Se la vittoria sarà del candidato progressista, nei banchi della maggioranza siederanno Luigi Di Monaco, Loredana Affinito e Mario De Maio (Pd), Marisa Giacobone, Alessandro De Maio e Veronica Iorio (Capua in movimento), Claudio Di Benedetto e Michele Casuccio (Capua bene comune), Rosaria Nocerino (Capua al centro - Capua nel cuore), Nunzia Miccolupi (M5s).

Per la minoranza Fernando Brogna, Paolo Romano, Carmela Del Basso, Massimo Antropoli, Annarita Vegliante e Gianfranco Vinciguerra. Se il responso delle urne darà ragione a Fernando Brogna, i consiglieri di maggioranza saranno Massimo Antropoli (consigliere anziano), Anna Orsi, Fabio Buglione, Gianluca Di Agrestri, Giuseppe Del Mese, Rachele Manco, (Fare Capua), Michele Giugno, Paolo Galbiati, Pietro Caruso (Patto popolare), Giovanni Orsi (Capua Felix). Nessun seggio ad Insieme per Capua e Partito animalista, in quanto non hanno superato lo sbarramento del 3%. Nei banchi della minoranza, con Adolfo Villani, Carmela Del Basso e Paolo Romano, siederanno Luigi Di Monaco, Marisa Giacobone e Gianfranco Vinciguerra. È opportuno precisare che Carmela Del Basso, in virtù di un accordo di programma, sostiene con la propria coalizione Adolfo Villani. Il compito del nuovo sindaco di Capua non sarà semplice, alle prese sin da subito con una serie di problematiche che richiederanno impegno e determinazione, ma soprattutto l'unità della squadra di governo, cosa che è mancata negli ultimi cinque anni, nel corso dei quali si sono succedute due amministrazioni comunali, sciolte per dimissioni del sindaco, la prima, e dimissioni della maggioranza dei consiglieri, l'ultima.

Video


Per il nuovo esecutivo risulterà prioritaria la verifica dello stato finanziario dell'ente, onde evitare un secondo dissesto finanziario. Il Comune è uscito dal precedente e, per evitarne un ulteriore, bisognerà adottare le possibili soluzioni. C'è, inoltre, il problema della riapertura del ponte sul Volturno, per cui l'indirizzo utile dovrebbe essere quello della Regione, che potrebbe farsi carico della progettazione esecutiva del terzo lotto, necessaria per richiedere sia il finanziamento regionale sia il dissequestro dell'infrastruttura. Poi la riqualificazione del centro storico.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA