Carcere Santa Maria Capua Vetere,
in rivolta detenuti reparto alta sicurezza

Carcere Santa Maria Capua Vetere, in rivolta detenuti reparto alta sicurezza
Giovedì 2 Luglio 2020, 16:47 - Ultimo agg. 21:57
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Oltre cento detenuti dei reparti di alta sicurezza maschile e femminile Tamigi e Senna del carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), si sono barricati nell'area riservata al passeggio, per protestare contro la decisione del Dap di sospendere i colloqui on-line con i familiari e la sorveglianza dinamica. I detenuti e le detenute - quest'ultime già ieri avevano protestato - sarebbero dovuti rientrare nelle celle intorno alle 15 ma si sono rifiutati, iniziando a battere oggetti contro il muro; con dei pezzi di carta hanno poi dato fuoco a dell'erba attorno alla chiesetta ubicata nell'area. La protesta dei detenuti per reati anche di camorra, è soprattutto per la sorveglianza dinamica (celle aperte di mattina), la cui sospensione da parte del Dap non è ben vista dai detenuti del reparto di alta sicurezza, che ne hanno usufruito in questi mesi di emergenza Coronavirus, mentre solitamente non ne hanno diritto. Altro motivo è la sospensione delle video-chiamate, che già ieri aveva scatenato la protesta delle donne del reparto Senna. 
 


«La protesta in corso - dice il segretario generale del Spp Aldo Di Giacomo - dimostra ancora una volta come nelle carceri sono i detenuti a comandare». E per ora la Polizia Penitenziaria non interviene. «Il personale della Polizia Penitenziaria - dice Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe - attende ordini e regole di ingaggio chiare da parte delle Autorità preposte alla gestione di tale evento critico,con liberatoria di eventuali responsabilita per evitare problemi come in passato. Il Sappe è stato, é e sarà al fianco dei colleghi in divisa e contro alle spettacolarizzazioni e comizi dei vari garanti che soffiano sul fuoco». 

 

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