Aversa, il garante dei detenuti
​dona cinquanta ventilatori

Aversa, il garante dei detenuti dona cinquanta ventilatori
Venerdì 1 Luglio 2022, 17:12 - Ultimo agg. 18:23
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Cinquanta ventilatori sono stati donati ai detenuti della Casa di Reclusione di Aversa (Caserta) dal Garante campano dei diritti delle persone sottoposte a misura restrittiva della libertà personale, Samuele Ciambriello, che farà un'analoga donazione, la settimana prossima, insieme al garante metropolitano di Napoli, Pietro Ioia, ai carcerati della casa circondariale napoletana di Poggioreale.

«Il fatto che in carcere si stia al fresco è un luogo comune - dice, ironicamente, Cambiriello - nei mesi estivi è necessario intraprendere, nelle carceri, iniziative che consentano ai ristretti di non vivere una doppia reclusione. Se si diminuissero le ore d'attesa per i colloqui con i familiari, se fossero maggiormente concessi permessi premio e misure alternative, se si desse la possibilità ai detenuti di poter usufruire dell'ora d'aria non sotto il sole cocente, ma magari nel pomeriggio inoltrato, se nelle aree passeggio si istallassero punti doccia o fontanelle , se si organizzassero attività ricreative, se si tenessero per più tempo i blindi aperti visto che le celle sono forni crematori di cemento e letti a castello, se si consentisse di acquistare al sopravvitto i ventilatori, se a livello sanitario si avesse una maggiore attenzione per i detenuti anziani, per gli obesi, i cardiopatici e i diabetici, se la politica si riappropriasse del suo ruolo e, specie nei mesi da giungo a settembre, andasse a visitare le carceri, dai consiglieri regionali ai parlamentari, allora sì che avremmo un carcere più umano e potremmo parlare di detenzione dignitosa».

 

«Il carcere - conclude il garante - non dovrebbe essere governato da persone che sono piene di sé, autoreferenziali e vendicative, ma da chi nella narrazione avanza se e dubbi, proponendo risoluzioni. Specie in questi mesi di forte caldo, è importante mettere in campo idee che aiutino a vivere meglio nell'istituto penitenziario non solo i detenuti, ma anche gli agenti penitenziari e gli operatori tutti».

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