Casalesi, due pentiti in aula
ricostruiscono cold case di camorra

Casalesi, due pentiti in aula ricostruiscono cold case di camorra
Venerdì 29 Marzo 2019, 10:40
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Ascoltati due collaboratori di giustizia al processo in Corte di Assise di Appello del tribunale di Napoli per il delitto di Vincenzo De  Rosa, detto 'a vecchiarella avvenuto il 27 dicembre del '98 a Maddaloni. Sotto accusa Clemente D'Albenzio, 55 anni di Maddaloni, Angelo De Matteo, 51 anni di Cervino e Alessandro De Matteo, 47 anni, anch'egli di Cervino.

Il primo pentito ascoltato, Michele Lombardi, ha riferito che «Il delitto De Rosa fu commesso da Angelo De Matteo dal fratello Alessandro detto Maradona da Clemente D'albenzio  detto minduccio e da Giuseppe Mastropietro che si è autoaccusato del delitto. De Rosa fu ucciso per contrasti  tra il gruppo D'Albenzio e di Angelo Loffreda. Quest'ultimo ha un colpo di pistola sparato nella mano da Giuseppe Mastropietro. Lo stesso Loffreda poi ha fatto attentanti  nei confronti di D'Albenzio».

Il secondo pentito Nicola Martino invece ha riferito che il delitto fu commesso perchè: «De Rosa era vicino al clan dei Casalesi mentre i Belforte e D'Albenzio non volevano». L'autore materiale del crimine è Giuseppe Mastropietro, già condannato per il delitto. Gli altri imputati in primo grado sono stati assolti
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