Casapesenna, pizzo del clan a imprenditori agricoli e del settore edile: otto arresti

Casapesenna, pizzo del clan a imprenditori agricoli e del settore edile: otto arresti
Venerdì 4 Luglio 2014, 17:53 - Ultimo agg. 17:54
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CASAPESENNA - Otto ordinanze di custodia cautelare - cinque delle quali nei confronti di indagati gi detenuti - sono state notificate dai carabinieri a presunti affiliati al clan dei Casalesi, legati alla fazione di Michele Zagaria. I provvedimenti - emessi dal gip di Napoli su richiesta della Dda - riguardano Antonio De Rosa, 32 anni e Raffaele De Luca, 43 di Casapesenna, paese di nascita di Zagaria, e Giuseppe Garofalo, 43, di San Marcellino, che erano liberi. Già in carcere, invece, Michele Barone, 40 anni, Costantino Diana, 36, Giorgio Pagano, 38, e Giovanni Garofalo, 41. Agli arresti domiciliari si trovava Luigi Diana.



Le indagini hanno accertato che gli otto esponenti dei Casalesi sono stati i protagonisti di estorsioni commesse tra il 2008 e il 2010, periodo in cui il boss era latitante, ai danni di imprenditori del casertano, costretti a pagare le tangenti anche a rate, per importi medi annui che andavano dai 3500 ai 5000 euro. Tra i più tartassati c' erano i costruttori, ma anche i titolari di aziende di allevamento bufalino ed esercizi commerciali. Oltre alla richieste di danaro, è emerso che il gruppo avrebbe imposto ad un barista l'installazione nel suo locale delle slot machine.





I carabinieri della compagnia di Casal di Principe guidati dal capitano Michele Centola, hanno accertato che un imprenditore edile aveva consegnato agli affiliati materiale per un valore di 8 mila euro senza riceve alcun corrispettivo. Nei mesi scorsi erano state emesse ordinanze a carico dello stesso gruppo e del capoclan Michele Zagaria per altri episodi di estorsione. In totale, da maggio 2013, sono finiti in cella 16 affiliati alla fazione dell'ex latitante dei Casalesi.
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