Andrea Ferraro
Comandante Furciniti, tra i dati dell’attività svolta dalla Guardia di Finanza in provincia di Caserta colpisce quello dei duecento percettori di Reddito di cittadinanza che non avevano i requisiti. C’è qualche storia particolare?
«Ce ne sono diverse ma quello che ci ha colpito è che, in diversi casi, abbiamo scoperto attività strutturate finalizzate all’organizzazione delle frodi. Quindi sono solo casi isolati. Probabilmente, però, i casi con la nuova normativa scemeranno»
Quali sono stati gli obiettivi delle attività di indagine delle fiamme gialle?
«In particolare tre obiettivi strategici: il contrasto alle frodi sui crediti di imposta e all’evasione fiscale, la tutela della spesa pubblica e il contrasto alla criminalità organizzata e alle sue infiltrazioni nel tessuto economico-finanziario».
Partiamo dalle frodi sui bonus edilizi ed energetici. Qual è il quadro emerso nel corso della vostra attività investigativa?
«Abbiamo condotto diverse indagini con le Procure di Santa Maria Capua Vetere e Napoli Nord che hanno consentito di accertare, con la collaborazione dell’Agenzia delle Entrate, in tutto il 2022 e nei primi cinque mesi di quest’anno, frodi per oltre 535 milioni di euro e di sequestrare crediti inesistenti del valore di oltre 110 milioni».
C’è anche la mano della criminalità organizzata dietro il giro delle frodi sui bonus edilizi ed energetici?
«La criminalità organizzata in questi anni si è evoluta, c’è stata una sorta di cambio di strategia. Oggi è più mimetica, riesce a insinuarsi in modo solerte nel sistema economico-finanziario anche ricorrendo alla corruzione e al riciclaggio. Dopo la pandemia c’è stato, e c’è, il tentativo di accaparrarsi le risorse e di fagocitare le imprese messe in difficoltà dalle crisi legate al Covid e alle conseguenze del conflitto in Ucraina. La nostra attività nel comparto della spesa pubblica è orientata a vigilare sul corretto utilizzo dei fondi nazionali ed europei stanziati a sostegno di imprese e famiglie e a monitorare i progetti e gli investimenti finanziati con le risorse del Pnrr».
Già, il Pnrr. I fondi fanno gola anche ai clan. La Guardia di Finanza, lo scorso dicembre, ha siglato un protocollo d’intesa con il Comune di Caserta per scongiurare il rischio delle infiltrazioni della criminalità. Il piano sta funzionando?
«Il protocollo è un esempio di collaborazione istituzionale. L’impegno del Comune, in riferimento ai progetti che lo vedono nel ruolo di soggetto attuatore o di centrale di committenza, è di condividere dati, notizie, informazioni e analisi di contesto con il nostro comando provinciale. E ciò ai fini del corretto utilizzo dei finanziamenti pubblici del Pnrr con il duplice obiettivo di prevenire le frodi e di contrastare i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata».
Ha parlato di sinergie. Funziona il “Modello Caserta”?
«Si, c’è uno straordinario rapporto di collaborazione con la prefettura e tra le forze dell’ordine. Il prefetto Castaldo ci fa lavorare con grande attenzione».
Lunedì, in prefettura, si parlerà di movida. Anche su questo fronte la collaborazione tra le forze dell’ordine funziona.
«Siamo tutti coinvolti nei servizi di controllo del territorio predisposti dalla Questura in città, ad Aversa e sul litorale».
Tornando alla corruzione nella Pubblica amministrazione come si è sviluppata la vostra attività investigativa?
«Abbiamo sviluppato indagini strutturate di natura tecnica, finanziaria e patrimoniale, volte a ricostruire le regie della criminalità e il ruolo delle persone coinvolte. Alcune indagini sono ancora in corso. In materia di danni erariali, invece, abbiamo segnalato 153 persone alla Corte dei Conti»
Ci sono problemi di organico?
«Non in particolare. La provincia di Caserta è impegnativa, anche per la mole di indagini avviate dalle Procure e di accertamenti richiesti, e per questo meriterebbe maggiori presenze ma ciò sarà possibile una volta ultimati i lavori per realizzare la nuova caserma».
Quando saranno ultimati i lavori in corso nella vicina piazza Sant’Anna?
«La caserma a livello infrastrutturale è pronta, vanno realizzati i lavori per le rifiniture e l’impiantistica. Credo che gli interventi saranno ultimati in un anno e mezzo».
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