Accusò di voto di scambio Graziano,
era un falso: a giudizio per calunnia

L'ex consigliere regionale Stefano Graziano, accusato ingiustamente di voto di scambio
L'ex consigliere regionale Stefano Graziano, accusato ingiustamente di voto di scambio
Venerdì 25 Giugno 2021, 12:25 - Ultimo agg. 17:30
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Da accusatore ad accusato: è la vicenda del 37enne Luigi Comparone, che dovrà presentarsi il 14 ottobre prossimo davanti al gip del Tribunale di Napoli Nord per difendersi dalla contestazione di calunnia, che gli è piovuta addosso dopo che sono risultate infondate le accuse di voto di scambio che il 37enne aveva mosso nel 2019, poco dopo le elezioni comunali di Aversa all'allora consigliere regionale del Pd nonché presidente del partito in Campania Stefano Graziano.

Comparone, che aveva accusato di voto di scambio anche altre due persone, tra cui il candidato consigliere Pasquale Fiorenzano, per dimostrare la propria attendibilità presentò agli inquirenti gli screenshot delle conversazioni su Facebook e WhatsApp con Graziano, rivelatesi poi false grazie alle indagini della Polizia Postale.

Comparone disse agli inquirenti che in cambio dell'appoggio elettorale nei confronti di Fiorenzano, candidato sostenuto da Graziano, aveva ricevuto la promessa del superamento del concorso come operatore socio sanitario. L'indagine a carico di Graziano, di Fiorenzano e dell'intermediario Nicola Tirozzi, fu archiviata dal sostituto della Procura di Napoli Nord Patrizia Dongiacomo, che ha quindi aperto un procedimento per calunnia a carico dell'accusatore dell'allora consigliere regionale.

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