Caserta, blitz nell'ex macello:
prima via i rifiuti, poi tocca ai rom

Caserta, blitz nell'ex macello: prima via i rifiuti, poi tocca ai rom
di Daniela Volpecina
Sabato 27 Luglio 2019, 12:00
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Nuovo blitz della polizia municipale ieri mattina al campo rom di via Edison. I vigili urbani sono tornati nella struttura dell'ex macello per verificare il rispetto dell'ordinanza, emanata il 28 giugno scorso e notificata venti giorni fa ad alcuni dei rappresentanti della comunità, con la quale si imponeva la rimozione dei rifiuti e la bonifica dell'area.

Tre infatti le discariche a cielo aperto poste sotto sequestro a inizio luglio, grandi rispettivamente 900, 300 e 20 metri quadrati. A queste se ne sono aggiunte ieri altre due, che occupavano una superficie di circa 500 metri quadrati.
 
Nel campo rom gli agenti hanno rinvenuto carcasse di automobili, rifiuti ingombranti, materiali ferrosi, rifiuti elettrici ed elettronici (almeno un centinaio di caricabatterie, resti di cellulari e di computer), materassi, scarti tessili, plastiche e una gran quantità di rifiuti solidi urbani. «Il Codice dell'ambiente si legge nell'ordinanza stabilisce che i responsabili dell'abbandono e del deposito incontrollato dei rifiuti sono tenuti a procedere alla rimozione, allo smaltimento e al ripristino dello stato dei luoghi. Nel caso ciò non dovesse avvenire, il Comune interverrà in danno, rivalendosi poi sui diretti interessati». Ma la pulizia delle aree rappresenterà soltanto la prima fase. Poi seguirà l'ordinanza di sgombero.

Intanto nel corso dell'operazione di ieri mattina sono stati anche sequestrati due veicoli, una Bmw e una Golf, il primo risultava infatti confiscato, nell'altro non c'era corrispondenza tra la targa e il telaio. Ma non è tutto. I vigili stanno accertando anche altre violazioni, tra queste l'occupazione abusiva, il furto di energia elettrica e la rimozione dei sigilli. Una vicenda, quella dei rom in località Lo Uttaro, che va avanti dal 2017.

La comunità si è insediata qui due estati fa. Stando agli accertamenti eseguiti nel corso del blitz di ieri risultano vivere in queste vecchie strutture oltre trenta persone, di queste ben ventidue sono minori. Il caso dei rom è stato affrontato anche nell'ultimo comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza tenuto in Prefettura. «La situazione ha raggiunto livelli di gravità non più tollerabili ha dichiarato al termine dell'operazione dei vigili urbani, il sindaco Carlo Marino soprattutto dal punto di vista igienico-sanitario. Considerato che non è stata rispettata l'ultima ordinanza di venti giorni fa con la quale imponevamo la pulizia e la bonifica dell'area, saremo costretti a partire dalla prossima settimana ad agire in danno di queste persone».

L'intervento, che procederà per step e richiederà almeno un mese di lavoro solo per la raccolta e la rimozione dei rifiuti ammassati nell'area dell'ex macello, verrà finanziato con fondi comunali. Poi si procederà con lo sgombero vero e proprio con un'attenzione particolare ai minori. «Se verificheremo che non ci sono le condizioni ambientali e scolastiche previste dalla legge avverte il primo cittadino consulteremo gli assistenti sociali e avvieremo le pratiche per il trasferimento di questi bambini nelle case famiglia. Non possiamo più consentire che vivano in una simile condizione di disagio e degrado. È giunto il momento di intervenire. Il caso da questo momento in poi rappresenta una priorità assoluta».

In allarme i rom che, dopo l'incendio appiccato da ignoti lunedì scorso e alla vigilia della nuova ordinanza di sgombero, chiedono aiuto alle istituzioni affinché individuino una sede nella quale poter vivere stabilmente. Poco o nulla si sa invece sul destino del complesso dell'ex macello e del foro boario. Sembra infatti che gli edifici siano stati stralciati dal piano delle dismissioni comunali.
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