Brucellosi, meno «cluster» e aziende costrette allo stop

Funziona il piano di eradicazione

Un allevamento di bufale
Un allevamento di bufale
di Emanuele Tirelli
Venerdì 21 Aprile 2023, 09:19
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«Dopo l'incontro con il presidente Vincenzo De Luca, abbiamo avviato le procedure per il riconoscimento del mancato reddito per essere vicini a una categoria particolarmente danneggiata dagli eventi degli ultimi anni», ha detto l'assessore regionale all'Agricoltura, Nicola Caputo, sulla questione della brucellosi e tbc bufalina in provincia di Caserta.
«Buoni i risultati del Piano di eradicazione, con la riduzione dei tassi di incidenza. L'obiettivo condiviso è tutelare la salute collettiva, gli allevatori e tutta la filiera della mozzarella di bufala, eradicando definitivamente le zoonosi e, al contempo, sostenendo le imprese bufaline anche attraverso misure di indennità ad hoc. Tanto è stato già fatto, sia per quanto riguarda le tempistiche dell'indennizzo, sia attraverso la creazione di un gruppo di lavoro dedicato, centralizzato presso il Distretto veterinario di Grazzanise. Anche i recenti provvedimenti emanati, che scaturiscono dal fattore esperenziale del Piano e dai continui approfondimenti in materia, sono rivolti a tutelare gli allevatori bufalini e, più in generale, tutta la filiera della mozzarella di bufala, che rappresenta una delle più importanti attività economiche campane e, in particolare, di Terra di Lavoro. In futuro, anche se ora non rientra nelle nostre priorità, valuteremo un ampliamento dell'areale Dop, ma solo dopo aver avviato una riflessione che vedrà coinvolti, come parte attiva, innanzitutto gli operatori dell'attuale areale».

Dall'assessorato fanno inoltre sapere che «dal 16 aprile 2021 a oggi, rispetto a 152 focolai aperti, la conferma di malattia si è avuta come segue: 92 con batteriologico positivo (60,53%); 20 con rilevamento della Pcr (13,16%); 40 con "linking" e/o "clustering" (26,32%)». Caputo ha dichiarato che in provincia di Caserta c'erano 184.996 capi bufalini nel 2011, mentre nel 2022 il numero è arrivato a 188.900. E che nel medesimo periodo ne sono stati abbattuti 78.495, «quasi tutti indennizzati dalla Regione Campania, eccezion fatta per i pochissimi casi in cui gli allevatori non possedevano i requisiti soggettivi e/o oggettivi normativamente previsti per ricevere tali sussidi».
Soddisfatta anche Coldiretti Campania, che ha definito «numeri incoraggianti» i dati ascoltati durante il tavolo tecnico convocato da Luigi Cortellessa, commissario straordinario per l'applicazione del programma di eradicazione della brucellosi. Si parla di un calo delle aziende costrette alla sospensiva delle attività passate da 17 a 3, e di 66 focolai, di cui 58 nell'area cluster. Sul fronte vaccini, 3.210 capi in 182 stabilimenti con 5.780 inoculazioni. Mentre sono più di 360 le aziende verificate per la biosicurezza e 34 le pratiche in lavorazione per il ripopolamento delle stalle. Sul tema della mancata manutenzione delle reti idriche superficiali, ha sottolineato Coldiretti, «il commissario ha comunicato di essere stato costretto a smuovere problemi burocratici che impedivano persino lo smaltimento del materiale rimosso. Sui Regi Lagni a ridosso delle aziende bufaline sono stati bonificati quasi 12 chilometri lineari sui 14 circa totali, grazie all'intervento del Consorzio di bonifica del bacino inferiore del Volturno, guidato dal commissario Francesco Todisco.

Infine, il commissario ha evidenziato l'azione formativa e informativa condotta presso gli allevamenti, i sopralluoghi alle aziende da parte del personale per la biosicurezza, gli interventi per favorire il ripopolamento, le indagini epidemiologiche, tre sopralluoghi ai macelli sulle procedure di macellazione dei capi positivi, e due segnalazioni alle autorità giudiziarie sulla somministrazione illegale di vaccino Rb51». L'organizzazione agricola si è detta soddisfatta del lavoro di Cortellessa e del suo staff, e ha richiamato «la corrispondenza tra la road map del commissario e il documento consegnato alla Regione da Coldiretti nel 2020».


Per il direttore regionale, Salvatore Loffreda, «dobbiamo avere il coraggio di andare oltre, intervenendo sul tema fondamentale dei servizi veterinari dell'Asl, a cui il generale Cortellessa ha messo ordine. Bisogna semplificare le procedure con l'autocontrollo, attraverso i veterinari aziendali, aggiungendo alla profilassi prevista dalle norme il controllo sul latte, sui capi in lattazione e in asciutta per le aziende indenni. Occorre inoltre compiere qualunque sforzo per agevolare il ripopolamento delle aziende, in particolare per quelle penalizzate dalla vicinanza di aziende destinatarie di abbattimento con ricorsi in atto. Infine, chiediamo al commissario di coinvolgere al tavolo tecnico i soggetti della filiera: il Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop e l'Associazione nazionale della specie bufalina».
 

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