Il futuro dell'ex Onmi è ancora tutto da scrivere. Il complesso comunale di viale Beneduce, già sede del Rettorato e di un consultorio dell'Asl, non ha infatti ancora una destinazione ben chiara. Rivendicato dagli attivisti del centro sociale ex Canapificio come sede temporanea - in attesa del restyling, da parte della Regione, del capannone di viale Ellittico - l'immobile è stato in realtà promesso dall'amministrazione comunale a diverse associazioni.
L'obiettivo, stando a quanto annunciato dal sindaco Carlo Marino, sarebbe infatti quello di realizzare qui una «casa del sociale», aperta a tante realtà del territorio, tra queste anche il Centro di servizi per il volontariato Asso.Vo.Ce.
Nel frattempo però l'Asl ha avviato una serie di lavori all'interno di un'ala del complesso, rivendicandone la proprietà. Si tratta in verità di una piccola porzione rispetto alla volumetria complessiva (circa 160mq su una superficie di oltre mille metri quadrati) che dovrebbe ospitare il dipartimento di neuropsichiatria infantile. Ma in ogni caso questo intervento obbliga di fatto il Comune a modificare il progetto preliminare di ristrutturazione dell'immobile per il quale la Regione ha annunciato un finanziamento di 700mila euro. «Al momento spiega l'assessore comunale al patrimonio, Alessandro Pontillo non esiste un piano di distribuzione degli spazi interni ma c'è di sicuro un'attenzione progettuale finalizzata a predisporre le sale per ospitare una Casa del sociale'.
I contrattempi cui fa cenno l'assessore sono strettamente collegati alle azioni del centro sociale ex Canapificio, indicato dalla Regione come unico destinatario di questo complesso. «È innegabile che la Regione chiarisce Pontillo - nelle prime corrispondenze intercorse con il Comune abbia fatto un riferimento alla necessità di restaurare l'ex Onmi per assegnare una nuova sede all'ex Canapificio, ma poi non ha posto alcun vincolo al riguardo. Qualora dovesse farlo, l'amministrazione ne prenderà atto e farà tutte le valutazioni del caso». «Il vincolo della Regione - è la replica che arriva dagli operatori del centro sociale esiste già ed è contenuto nella delibera numero 391 del 28 luglio 2020 nella quale si legge testualmente che i fondi per il restyling dell'ex Onmi sono collegati alla riconversione delle attività dell'ex Canapificio, non comprendiamo di quali altri documenti necessiti questa amministrazione che peraltro ha assunto impegni ben precisi quando si è seduta al Tavolo istituzionale con la Regione. Così come ci sembra assurdo che si rediga un progetto preliminare senza aver ben chiara la destinazione degli spazi». Poi un riferimento all'ospitalità di altre associazioni: «La giunta Marino ha già provato a realizzare una Casa del sociale' nell'ex caserma Sacchi ma senza alcun successo. Quegli spazi sono infatti tutt'ora vuoti e inutilizzati. Invece di giocare a tetris, incastrando dall'alto gli enti del terzo settore nelle stanze disponibili, affidi a noi la gestione dell'ex Onmi e gli dimostreremo come è possibile costruire percorsi reali con tante associazioni che potranno far vivere in modo condiviso gli spazi di viale Beneduce». Da una settimana i volontari dell'ex Canapificio stanno svolgendo in strada, davanti all'ex Onmi, le attività di sportello per il sostegno al reddito per fornire informazioni.