Caserta: bambini maltrattati a scuola,
i genitori rifiutano il risarcimento

Caserta: bambini maltrattati a scuola, i genitori rifiutano il risarcimento
di Biagio Salvati
Sabato 17 Settembre 2022, 09:21
3 Minuti di Lettura

Un problema legato all'indisponibilità della fonoregistrazione in aula, fa slittare al 30 settembre la requisitoria del pubblico ministero all'udienza con rito abbreviato a carico di Francesca Merola, Valeria Eliseo e Anna Lucia Spina. Si tratta della direttrice e delle due insegnanti dell'istituto scolastico «Piccole Pesti» di Casapulla, istituto finito nella bufera a febbraio scorso per i maltrattamenti che subivano i piccoli alunni.

Ieri, in aula davanti gup Pasquale D'Angelo del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, erano pronte a rilasciare alcune dichiarazioni spontanee (a difesa) le tre imputate, ma l'assenza degli addetti per la fonoregistrazione ha costretto il giudice al rinvio dell'udienza. Intanto, in questi giorni, la difesa di una delle maestre aveva offerto a titolo di risarcimento poco più di trentamila euro complessivi alle parti civili (le famiglie di una trentina di bambini) ma la richiesta è stata declinata.

LEGGI ANCHE «Ci danno i liscebussi»: i bimbi ​ fanno arrestare le maestre violente

È invece libera anche dall'obbligo di dimora una delle maestre, Valeria Eliseo dopo sette mesi dai fatti e gli arresti domiciliari già subìti. Schiaffi, urla, bimbi imboccati con violenza durante il pranzo o messi in punizione con le mani sulla testa e lasciati soli a piangere. E poi spintoni o trascinamenti a terra fra urla contro bambini di età fra i 2 e i 6 anni. È, purtroppo un film già visto in inchieste analoghe ed è anche quanto è emerso dall'indagine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere su quello che avveniva nella scuola d'infanzia di Casapulla. Nell'inchiesta di sono contestate omissioni su cura e assistenza (trattandosi di minori fino a 6 anni) e carenze igieniche nelle attività legate al cambio di pannolini o in mensa.
Le parti civili sono rappresentate dagli avvocati Francesco Fabozzi, Carlo De Stavola, Elisabetta Carfora, Luigi Tecchia, Domenico Pigrini, Vincenzo Russo, Luca Di Caprio.

Ieri, pronta a formulare la requisitoria c'era il pubblico ministero Ida Capone mentre l'inchiesta è stata firmata dal sostituto Carmen D'Onofrio. Per due maestre, Spina ed Eliseo, i magistrati hanno rigettato le richieste di patteggiamento. La direttrice e le due insegnanti sono difese dagli avvocati Giuseppe Stellato, Gennaro Ciero e Antonio Treppiccione. I fatti risalgono alla fine di ottobre dello scorso anno, quando la madre di due bimbe che frequentano la scuola denunciò ai carabinieri i presunti maltrattamenti di cui le piccole erano rimaste vittima.
In particolare la più grande delle due aveva raccontato alla madre che veniva imboccata con violenza dalle maestre durante la mensa; la madre ha poi scoperto che lo stesso trattamento veniva riservato anche alla più piccola delle sorelline. Le indagini si sono avvalse, come accade in questi casi, di intercettazioni ambientali audiovisive grazie ad alcune telecamere installate nella scuola per monitorare quanto accadeva: immagini che hanno confermato le accuse dei genitori.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA