Caserta, corteo per il centro sociale
sequestrato: incontro con Renzi

Caserta, corteo per il centro sociale sequestrato: incontro con Renzi
Sabato 16 Marzo 2019, 17:04 - Ultimo agg. 21:50
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«Non ci interessa rispondere a Salvini né fare polemica, il nostro appello è rivolto alla Regione Campania che è la proprietaria dello spazio e deve dare risposte mettendo a disposizione i fondi per mettere in sicurezza l'area». Lo afferma Virginia Crovella, attivista del Centro Sociale Ex Canapificio che è stato sequestrato nei giorni scorsi per un «concreto pericolo di crollo» su disposizione della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.

La manifestazione di protesta indetta per oggi dagli attivisti del Centro sociale che ospita 200 migranti è partita regolarmente alle 15 dalla Stazione ferroviaria di Caserta dove si sono radunate circa 4mila persone. In prima fila davanti al corteo, che sta ancora sfilando a Caserta, ci sono le famiglie italiane che vivono l'ex canapificio quotidianamente e le famiglie dello sportello a reddito che, insieme agli immigrati, da anni portano avanti battaglie per aumentare le famiglie a reddito che possono accedere a bonus e sussidi. Presenti nel corteo anche le famiglie del Piedibus, il servizio di accompagnamento a scuola di 200 bambini grazie al quale gli alunni delle elementari e medie inferiori vengono accompagnati a piedi a scuola da adulti con le stesse modalità dello scuolabus.

Alla manifestazione partecipano anche tanti immigrati provenienti da Castel Volturno ma anche associazioni e Sprar che hanno aderito da tutta Italia oltre che i presidi di Emergency e Libera. Nel corteo c'è anche il registra Andrea Segre, che tornerà martedì a Caserta con gli attori Toni Servillo e Valerio Mastandrea per una serata cinematografica di sostegno in favore del centro sociale dell'ex canapificio. Presenti, infine, anche tantissimi studenti e gruppi degli Scout Agesci della Campania.

Matteo Renzi, in vista a Caserta per presentare il suo ultimo libro «Un'altra strada», ha incontrato al termine del suo discorso alla Camera di Commercio, una delegazione formata dai responsabili del Centro Sociale Ex Canapificio di Caserta, associazione che gestisce uno degli Sprar (sistema di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati) più grandi d'Italia, la cui sede qualche giorno fa è stata posta sotto sequestro dai carabinieri, per problemi di staticità strutturale, su ordine della Procura di Santa Maria Capua Vetere. L'incontro è avvenuto al termine della marcia organizzata dall'associazione per sollecitare le istituzioni, in primis la Regione proprietaria del capannone dove ha sede il Centro sociale, a intervenire per la messa in sicurezza, che potrebbe portare alla riapertura. L'ex premier - riferiscono i partecipanti - ha promesso che chiamerà il governatore Vincenzo De Luca per sollecitarne l'intervento; presente all'incontro anche il consigliere regionale del Pd Stefano Graziano. Durante il suo discorso alla Camera di Commercio, Renzi è intervenuto sulla vicenda del centro sociale sequestrato, dicendo che «Salvini non può dire, in riferimento al centro sociale, che la pacchia è finita e che con tutti i soldi che prendono per lo Sprar avrebbero potuto mettere in sicurezza la sede. Dovrebbe saperlo che questo è reato». 

«Apprendo che oggi c'è stato un tentativo di impedire alla delegazione del Partito Democratico di Caserta di partecipare alla manifestazione antirazzista e che si sia tentato di strappare la bandiera da mano agli attivisti presenti, aggredendoli. A loro va la mia totale solidarietà. È incredibile che con la Lega al governo e il ritorno di xenofobia e razzismo qualcuno a sinistra veda nel Pd un bersaglio da colpire. Fortunatamente il resto del corteo ha preso le distanze da questa azione»: lo afferma in una nota il consigliere regionale del Partito Democratico Stefano Graziano.
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