Caserta città a pezzi:
rudere a rischio, è caos in centro

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di Franco Tontoli
Domenica 15 Settembre 2019, 13:30
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La città sbrindellata, un rattoppo qui uno là, ma l'abito si fa sempre più indecente per l'estetica e la vivibilità dei casertani che devono indossarlo. Il tratto di via San Carlo che va dall'innesto di via Galilei fino all'incrocio con via Colombo-via Santorio è stato chiuso al traffico automobilistico, quello pedonale consigliato a destra nel senso di marcia verso piazza Duomo, per il pericolo di crollo del fabbricato, segnato dai numeri civici 108 e 110, che è immediatamente adiacente alla chiesa dell'Immacolata Concezione e d'angolo con il Park San Carlo.
 
Il pericolo era stato rilevato dai vigili del fuoco intervenuti su richiesta di un residente, poi la polizia municipale è intervenuta con transenne sui due versanti della strada e l'immediata disposizione di un servizio notturno di vigilanza, che è andato a minare il già esiguo numero di poliziotti municipali in servizio di viabilità nel centro cittadino. Ieri mattina le «forze» disponibili erano tutte sui due versanti di via San Carlo, tre vigili per parte e un'auto al centro, sei unità, il resto da tenere disponibile per i servizio allo stadio nella partita pomeridiana della Casertana. E questo è soltanto il primo aspetto della conseguenze che la mancata manutenzione di un immobile disabitato da anni, lasciato a marcire sotto gli occhi indifferenti di chi tutto questo dovrebbe controllare, ha comportato per residenti e passanti e per il traffico cittadino. Ieri mattina, capannelli alle transenne, stupore di pochi, certezze di qualcuno che se lo aspettava, l'attesa di un nuovo controllo. Sembra che il proprietario dell'immobile sia stato già diffidato a eseguire lavori di messa in sicurezza del rudere e che, dalla mattinata di domani, le transenne potrebbero essere rimosse.

Persone col naso in aria sotto il rudere all'angolo con il parcheggio, due balconi su via San Carlo con porte chiuse, uno sulla rientranza, parete tutta in tufo allo stato rustico. Tracce evidenti di umidità lungo il cornicione, intonaco decadente, alcune fissurazioni e, affacciato al balcone a ingombrarne tutta la luce, un fico selvatico, alto, robusto e frondoso. Le domande, di quelle che nascono spontanee: la chiesa dell'Annunziata, datata 1848, appena restaurata addossata e il parcheggio moderno dall'altra parte, sono stati oggetto di lavori; ebbene, a nessuno è mai venuto in mente di invitare il proprietario di tanta fatiscenza ad adeguare il fabbricato alle condizioni di quelli adiacenti? Il rudere ha un passato di «palazzo», uno dei tanti del casato Alois, forse anche un interesse storico, comunque urbanistico e funzionale di sicuro, circostanze del tutto trascurate. Fino al pericolo di crollo e ai danni portati alla città e ai cittadini. Ieri, per tutta la giornata, le strade adiacenti erano tutto un trionfo di file d'auto.

Il tappo inevitabile alle prime transenne all'angolo con via Galilei, borbottamenti da quanti diretti in via Santorio e piazza Matteotti, giro per corso Triste e via Colombo ed era tutto un groviglio d'auto a passo d'uomo. Per non dire di via Ceccano, via Ferrara, via Patturelli. Il centro urbano questo è, una scacchiera di strade portanti, le parallele via San Carlo, corso Trieste, via Roma e via Renella, e tutte le intersecanti vie Galilei, Don Bosco, Colombo, Vico, San Giovanni, Battisti e Mazzini. Si blocca uno qualsiasi dei poli, il traffico si riversa su tutti gli altri, come la clessidra che, capovolta, sversa la sabbia nell'altro serbatoio.

Tutto questo non soltanto in caso di accidenti come in via san Carlo; avviene anche per ingiustificata ostinazione - secondo alcuni - a tenere in vita la Ztl di via Giannone, con circolazione impedita negli orari di entrata e uscita dalle scuole e caos indicibile in tutto il resto del quartiere retrostante.
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