Non solo un simbolo di legalità, ma anche un presidio al servizio dei cittadini, che avvertiranno così concretamente vicina la presenza dello Stato. È il nuovo commissariato della polizia di Stato a Casal di Principe (Caserta), che sorge in un bene confiscato alla camorra casalese (all'esponente del clan Dante Apicella), e aprirà al pubblico ad inizio anno, dopo che saranno terminati gli ultimi lavori all'interno della struttura, con il cablaggio delle rete informatica e la sistemazione degli arredi.
Oggi c'è stato un importante «passaggio», con la consegna dell'immobile, da parte del provveditorato interregionale per le Opere pubbliche per la Campania, il Molise, la Puglia e la Basilicata, alla Questura di Caserta.
Alla cerimonia di consegna dell'immobile erano presenti il provveditore Placido Migliorino accompagnato da un funzionario del Ministero delle Infrastrutture, il questore di Caserta Antonio Borrelli, un rappresentante dell'Agenzia Nazionale peri Beni Confiscati e il sindaco di Casal di Principe Renato Natale.
Per il questore Borrelli quella di oggi è «una giornata molto importante perché con il commissariato viene ripristinata la legalità a 360 gradi, visto che si tratta di un presidio che resterà e sarà di grande aiuto ai cittadini di Casal di Principe, che avranno sul proprio territorio un ufficio denunce, un ufficio immigrazione. In passato lo Stato ha risposto all'emergenza criminalità che si viveva a Casal di Principe con un ufficio distaccato della squadra mobile di Caserta, che ovviamente aveva funzioni di intelligence e investigazione. Il commissariato svolge un ruolo diverso; a regime avrà 48 poliziotti in organico, compreso il dirigente responsabile. Contiamo di completare le ultime opere interne alla struttura entro i primi due mesi del 2022» conclude il Questore di Caserta.