Caserta, si rompe una condotta
l'Asl chiude, pazienti rimandati a casa

Caserta, si rompe una condotta l'Asl chiude, pazienti rimandati a casa
di Fabrizio Arnone
Giovedì 19 Novembre 2020, 08:26 - Ultimo agg. 22 Marzo, 12:25
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«Per motivi tecnici il palazzo della salute oggi rimane chiuso». È questo l'avviso che è stato affisso ieri mattina sulle porte di accesso dell'Asl di Caserta, al Palazzo della Salute di via Paul Harris. Un avviso all'utenza firmato dalla direzione distrettuale del distretto sanitario 25 che arriva all'indomani di problematiche alle condotte idriche segnalate, appunto, nel pomeriggio di martedì. La direzione distrettuale ha attivato l'iter burocratico per dare inizio ai lavori di riparazione del guasto. Evidentemente, però, questo non è bastato a evitare la chiusura di ieri.
Poco dopo l'apertura degli uffici è stata constatata la mancanza di acqua ed è stato necessario la sospensione di tutte le attività ambulatoriali. Il Palazzo della Salute, infatti, è attualmente operativo con i suoi ambulatori interni. La prenotazione della visita avviene tramite centralino Cup dedicato che smista i pazienti in base alle esigenze rappresentate. Quotidianamente l'Asl accoglie centinaia e centinaia di persone. Anche per questo all'ingresso della struttura è sempre presente del personale addetto alla vigilanza ed al rispetto della normativa vigente in materia di contrasto alla diffusione del coronavirus.

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Ieri, ovviamente, dopo la chiusura della struttura, per il personale sanitario impegnato nelle visite, ma sostanzialmente per tutto il personale, sarebbe stato impossibile continuare le attività: per questo motivo sono state sospese e rimandate le visite in programma nella giornata di ieri.

Oggi, a meno di eventuali altri problemi che potrebbero sorgere durante i lavori, la struttura riapre al pubblico con i suoi soliti orari. La chiusura improvvisa ha lasciato interdetti i tanti utenti che solitamente affollano la struttura. L'avviso, infatti, è stato affisso alle porte di ingresso dell'Asl. In tanti si sono chiesti quali fossero stati i motivi tecnici, anche perché non è la prima volta che la struttura ha chiuso le porte all'utenza. E, solitamente, quasi sempre queste chiusure sono state fatte per motivi di igienizzazione dei locali. Questa volta, però, è diverso.

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La carenza di acqua nei locali ha di fatto impedito al personale di operare in sicurezza. Già solitamente, infatti, in caso di assenza di acqua nei locali pubblici o aperti al pubblico, questi devono essere immediatamente chiusi fino a riparazione. Con l'avvento del coronavirus, poi, questa situazione è diventata ancora più importante. L'acqua, infatti, è indispensabile per pulire i locali, lavare le superfici, e igienizzare le mani. E in una struttura tanto delicata come è quella dell'Asl, questo tipo di attività sono essenziali al mantenimento non solo e non tanto dell'apertura degli uffici e degli ambulatori, ma anche per evitare una diffusione di contagio.
 

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