Caserta, otto contagiati tutti a casa:
positivo al test un anziano morto

Caserta, otto contagiati tutti a casa: positivo al test un anziano morto
di Ornella Mincione
Venerdì 13 Marzo 2020, 08:30 - Ultimo agg. 15:09
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È stata una brutta giornata ieri per la provincia di Caserta.Nove i nuovi casi positivi risultati dai tamponi per il coronavirus inviati al Cotugno. Sono di San Prisco, Curti, Casagiove, San Tammaro, Falciano del Massico, Aversa e due di Santa Maria Capua Vetere, uno dei quali è un decesso. In tarda serata un altro caso ma non si in quale comune si trova.

C'è anche una buona notizia, che è stata resa pubblica dal sindaco di Bellona: uno dei cinque pazienti infetti è risultato negativo al nuovo tampone per il Covid 19. Si tratta della suocera del pizzaiolo, di 85 anni, ma, a quanto dicono dall'Asl, bisogna fare altri esami per decretarne la guarigione.

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Considerando gli otto nuovi casi e uno in meno rispetto a quanto già noto, sono ad oggi 35 i contagi di coronavirus in tutta la provincia di Caserta, alcuni ricoverati, altri a casa come quelli scoperti ieri. E sono: uno a Cesa, uno a Santa Maria a Vico, uno a Portico di Caserta, uno a Capodrise, uno a Villa Literno, otto a Santa Maria Capua Vetere, quattro a Bellona, due a Mondragone, due a Sant'Arpino, due ad Aversa, due a San Prisco, due a Falciano del Massico, uno a Caserta, uno a Curti, due a Casagiove, uno a Casal di Principe, uno a Parete e uno a San Tammaro. Naturalmente dei positivi ora bisognerà aspettare l'ulteriore conferma da parte dell'Istituto Superiore di Sanità, così come è accaduto in tutti i casi precedenti.
GLI ANZIANI
«Nella media si tratta di persone anziane e sono tutte riconducibili a precedenti casi - spiega il direttore generale dell'Asl di Caserta Ferdinando Russo -. Continua a non esserci, dunque, un focolaio autoctono: è sempre un virus che proviene da fuori del nostro territorio». Poi il manager assicura: «Nessuno dei nuovi contagiati ha sintomi critici. Nessuno è ricoverato». Sul lavoro di monitoraggio, «continueremo a operare come abbiamo fatto fino ad ora, mantenendo tutto sotto controllo», conclude il manager. Intanto, a seguito della notizia degli otto positivi, è scattata la macchina organizzativa per ripercorrere tutta la rete dei contatti dei contagiati.
I TEST
In prima linea l'unità operativa della Prevenzione collettiva che in questi giorni ha il compito di individuare le persone probabilmente contagiate e sottoporle a test al coronavirus. Come è accaduto a uno dei pazienti di Santa Maria Capua Vetere risultato positivo: la figlia e l'intera famiglia sono stati posti in quarantena. Si attende per loro l'esito. L'ufficio dove lavora la persona positiva ieri è stato aperto ed erano presenti meno di dieci persone. Il sindaco di Santa Maria Capua Vetere Antonio Mirra ha comunicato in serata che si tratta di una sua strettissima collaboratrice, annunciando che è opportuno che egli stesso si sottoponga alla verifica del tampone. Intanto, tra le diverse misure, ha vietato anche l'accesso al cimitero.
IL PRONTO SOCCORSO
Si attendono gli esiti di altri tamponi effettuati su tutto il territorio casertano che con ogni probabilità avranno risposta nella giornata di oggi. Tra i sospetti, anche una 60enne che nella mattinata di ieri si è recata all'ospedale di Sessa Aurunca. A quanto riferiscono dal San Rocco, la donna era in condizioni critiche. È stata ricoverata in isolamento ed è stata sottoposta al test. Il Pronto Soccorso è stato chiuso. Poi, nel pomeriggio la paziente è deceduta ed è stata trasferita nella stanza mortuaria. Dunque è stata eseguita la sanificazione degli ambienti e solo nella tarda serata è stato possibile rendere di nuovo operativo il Pronto Soccorso.
NEL CAPOLUOGO
Anche per il Pronto Soccorso dell'ospedale di Caserta ci sono stati dei problemi. È di due giorni fa la missiva partita dal reparto di urgenza alla direzione strategica in cui si comunicava che non c'erano più posti in isolamento disponibili all'utenza. «A causa dell'elevato numero di accessi siamo stati costretti ad accogliere pazienti sospetti in codice Rosso e codice Giallo. Pertanto allo scopo di scongiurare gravi epidemie dolose, si comunica che non è più possibile accogliere pazienti in questa unità operativa».
IL POTENZIAMENTO
A quanto risulta da una verifica nella giornata di ieri, ciò che è rimasto chiuso all'utenza è il percorso per i codici Rossi, vale a dire quello dedicato ai pazienti in imminente pericolo di vita. Poi, alle 20, è stato riaperto il Pronto Soccorso del nosocomio provinciale per tutti i codici previsti. Restando tra le mura dell'ospedale di Caserta, la direzione strategica ha deciso di rafforzare ulteriormente il personale e dopo l'avviso pubblico indetto per il reclutamento di 30 infermieri, è stato pubblicato anche un altro diretto questa volta a 30 operatori socio sanitari.
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