Caserta, critiche per l'annullamento
del Carnevale

Caserta, critiche per l'annullamento del Carnevale
di Giulio Sferragatta
Giovedì 27 Febbraio 2020, 09:17
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La sospensione delle sfilate dei carri allegorici e dei gruppi mascherati, con uno stop imposto anche agli spettacoli serali previsti nella serata del martedì grasso, per cautele di natura epidemiologica, ha diviso la cittadinanza sull'opportunità, o meno, del provvedimento adottato - in concomitanza - dal sindaco Luca Branco. Il regolare svolgimento del Carnevale di Villa Literno, che ha avuto luogo rispettando il proprio cronoprogramma, ha però inasprito i toni dei più polemici. E così pure la partita di Champions League del San Paolo.
LA MANIFESTAZIONE
«Perché qui a Capua la manifestazione carnevalesca è stata sospesa per evitare assembramenti, quando poi a circa cinquanta chilometri di distanza si è giocata, tra l'altro, anche una partita di calcio, quella del Napoli contro il Barcellona, con sessantamila spettatori chiusi in uno stadio?». Questo, l'interrogativo che si sono posti tanti cittadini, che hanno manifestato la propria rabbia sui social. Molto critici anche i commercianti che, per effetto della sospensione dell'ultima giornata della kermesse, hanno subito notevoli conseguenze in termini di incassi. Tante persone, anche in maschera, si sono comunque riversate lungo il Corso Appio e nelle principali piazze del centro storico, nonostante la misura preventiva adottata dall'Esecutivo municipale. Resta l'amarezza, ma il sindaco Luca Branco ha ribadito più volte la necessità dell'atto, determinato dalle direttive provenienti da enti sovraordinati, come la regione Campania.
L'ANNULLAMENTO
«Per quanto riguarda l'ordinanza che ha annullato l'ultima giornata della centotrentaquattresima edizione del Carnevale, prevista per martedì 25 febbraio, emanata inevitabilmente a poche ore dall'inizio dello svolgimento della manifestazione - ha sottolineato il primo cittadino - essa scaturisce da una raccomandazione contenuta nell'ordinanza emanata dal presidente della regione Campania datata il 24 febbraio e pubblicata nella tarda mattinata del giorno seguente sul bollettino ufficiale della nostra stessa regione. Il governatore De Luca in tale atto ha, infatti, raccomandato ai sindaci del territorio regionale di evitare l'organizzazione e l'espletamento di ogni manifestazione che comporti adunanze o assembramenti». «In tali tipologie - ha poi aggiunto - vi rientra anche il Carnevale, fortunatamente svoltosi positivamente e regolarmente per cinque giorni su sei, e pertanto, a scopo meramente precauzionale, si è deciso di non ignorare la raccomandazione del governo regionale e di emanare l'ordinanza sindacale. Sono quindi totalmente false le notizie che imputano al sindaco di Capua di non aver agito con tempestività nell'emanazione dell'ordinanza di chiusura anticipata del Carnevale». Molto equilibrata anche l'opposizione.
LE REGIONI
«Lo Stato è lento, le Regioni sono divise e i sindaci - ha dichiarato la consigliera comunale Melina Ragozzino di Forza Italia - non hanno concordato linee comuni. È necessario tutelarsi da questa emergenza e da questo caos con metodi previdenti e prudenti», definendo però equivoca la direttiva del presidente della regione Campania che, da una parte, ha invitato i sindaci a non svolgere manifestazioni pubbliche e private di assembramento.
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