Difende l'amico, grave 17enne
pestato a sangue dal branco

Difende l'amico, grave 17enne pestato a sangue dal branco
di Biagio Salvati
Venerdì 14 Dicembre 2018, 09:31
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Colpito al volto e alla bocca con un pericoloso tirapugni in ferro dal componente di una banda di cinque bulli. La punizione per aver tentato di difendere un amico dalle offese gratuite del branco. È successo a novembre in pieno in centro, a pochi passi dal corso Appio di Capua. Un'agguato che ha costretto la vittima, K.R. un giovane di 17 anni residente a San Tammaro, a sottoporsi a una delicata operazione chirurgica maxillo-facciale a seguito di una «doppia frattura della mandibola destra e l'angolo mandibolare sinistro» al fine di consentire per la «riduzione della «contenzione della frattura mandibolare mediante un blocco intermascellare su ferule», ovvero delle protesi di fissazione dei denti. Il giovane, che da circa un mese si trova in ospedale a Caserta, ha avuto la sola «colpa» di reagire a quell'offesa («sei uno stronzo, ti sei vestito da femmina») rivolta a uno dei suo due amici dai cinque bulli della gang.

L'aggressore, riconosciuto sul suo profilo Facebook, si mostra orgoglioso mentre indossa un tirapugni a una mano: una «noccoliera», considerata alla stregua di un'arma bianca, che potrebbe essere stata usata in altre scorribande criminali.
 
Si tratta di un altro minorenne che vive in un piccolo centro alle porte di Capua e che alcuni testimoni hanno riconosciuto. Sulla base di ciò, era già stata presentata una prima denuncia ai carabinieri di Capua all'indomani dell'aggressione, replicata qualche giorno fa anche alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere con tanto di foto e documentazione.

Il giovane aggredito sta vivendo momenti terribili a causa di quella lesione gravissima e versa in una condizione di sofferenza psichica e fisica non indifferente. Non può mangiare, comunica scrivendo - perché non può parlare - e si nutre solo attraverso l'utilizzo di una cannula. Si dispera della sofferenza fisica, ancora non avendo dato una giustificazione razionale alla violenza di cui è stato fatto oggetto. Nella consapevolezza di dovere affrontare delle problematiche future per la riabilitazione della parte fisica lesionata, la sua disperazione si acuisce a causa della sua passione per il canto e le attività teatrali che potrebbe essere compromessa a causa del danno subito.
I familiari si disperano perché è passato già tanto tempo senza che ci sia stato un riscontro alla denuncia presentata dall'avvocatessa Michela Gravino, nonostante sia ricca di particolari su quello che appare essere un pestaggio in piena regola, messo in atto dal gruppo probabilmente già autore di simili aggressioni.

Il giovane fu bloccato di spalle dai complici del principale sospettato che, dopo aver indossato la «noccoliera» più nota come tirapugni, colpì K. al volto con estrema violenza. Il ragazzo si accasciò in strada e fu soccorso dai suoi amici increduli che, spaventati per tutto quel sangue, trasportarono il ragazzo in un bar allertando subito i familiari. Nella denuncia, il legale della mamma chiede alla magistratura di valutare i reati di lesioni gravissime, porto e detenzione di arma il tutto aggravato perché attuato da più persone ai danni di un minore in un luogo pubblico oltre che i futili motivi e la diffamazione.

Una storia di violenza ad opera di minorenni che, purtroppo, non è un caso isolato. Sono ancora in corso, infatti, davanti al tribunale dei Minori di Napoli e quello ordinario di Santa Maria Capua Vetere, due processi nati da uno stesso episodio di aggressione avvenuto nel 2013 a Caserta. Sotto accusa cinque ragazzi che aggredirono due amici nel cuore della Movida casertana, a due passi dalla Reggia di Caserta. La vittima subì lesioni gravissime ed ancora oggi soffre di problemi che gli hanno pregiudicato anche il senso olfattivo. L'ennesima brutta storia di bullismo mista a violenza, un fenomeno le cui vittime, in alta percentuale, sono ad alto rischio di depressione. Nella fattispecie, l'episodio accaduto a Capua e denunciato ben due volte con dettagli, documentazioni e testimonianze, è sicuramente al vaglio degli investigatori e tutto fa presumere, a breve, importanti sviluppi all'esito dell'indagine.

 
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