Giovani medici in fuga dal Pronto Soccorso a Caserta

Il manager del Sant'Anna migliora spazi

Giovani medici in fuga dal Pronto Soccorso a Caserta
Giovani medici in fuga dal Pronto Soccorso a Caserta
di Ornella Mincione
Mercoledì 25 Gennaio 2023, 09:45 - Ultimo agg. 18:33
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«Dal prossimo mese tre giovani medici lasceranno il nostro Pronto Soccorso». Così il direttore generale dell'azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta Gaetano Gubitosa punta il dito su un problema che a tutti gli effetti coinvolge non soltanto l'azienda a rilievo nazionale che dirige ma tutte le strutture sanitarie italiane.

«Abbiamo indetto già due concorsi e siamo pronto ad indirne un terzo - spiega ancora il manager - non abbiamo riscontro in graduatorie e registriamo tante dismissioni nonostante la volontà dell'immissione in servizio». La carenza di personale medico può essere risolta in questo momento «grazie alle prestazioni aggiuntive del personale già in servizio nel punto emergenziale, personale che non mi stancherò mai di ringraziare. Tuttavia l'augurio di questa direzione è di non dover arrivare a disporre il trasferimento di altro personale di altre unità operative a discapito, poi, della qualità dell'assistenza nei reparti».

Dunque, il Pronto Soccorso del Sant'Anna e San Sebastiano, che conta oltre 70 mila accessi annui, non vive in condizioni diverse da tanti altri Pronto Soccorso, sebbene la direzione stia lavorando per migliorare il servizio su più fronti. «Stiamo in procinto di lavori per l'ampliamento degli spazi - dichiara il direttore Gubitosa - Proprio lunedì 30 gennaio riprenderanno i lavori per ingrandire quegli ambienti dedicati all'accoglienza mentre stiamo ponendo le premesse per un nuovo servizio telematico.

In realtà ce ne saranno due: uno dedicato alla rapida comunicazione di posti letto e consulenze tra i diversi reparti e l'altro dedicato agli accompagnatori e ai contesti familiari che attendono al pronto Soccorso. In particolare quest'ultimo avrà lo scopo di informare in tempo reale, sempre nella garanzia della privacy, le condizioni del parente sottoposto all'assistenza emergenziale».

Sempre per il Pronto Soccorso la direzione dell'azienda si sta muovendo insieme a quella dell'Asl per «gestire a livello territoriale i pazienti meno gravi, vale a dire i codici bianchi e verdi», continua il manager. In attesa che inizino i lavori della palazzina che ospiterà la Radioterapia e otto sale operatori (con ogni probabilità già nelle prossime settimane) e che si prospetti la possibile programmazione del personale, il manager dell'Aorn Gubitosa ha risposto alle esigenze rappresentate negli ultimi mesi dagli Oss e da quei precari che sono stati in servizio con lavoratori somministrati negli ultimi anni.



Con le nuove direttive nazionali la richiesta di questi operatori è stata di poter essere inseriti in un processo di stabilizzazione come previsto dalla legge di bilancio del 2021. A tal proposito, la direzione dell'azienda ha inviato una richiesta al Dipartimento della Funzione Pubblica di parere sul caso dei somministrati dell'ospedale di Caserta e alla possibilità prevista o meno di poter stabilizzare i somministrati al pari dei lavoratori del servizio in appalto. A tale richiesta c'è stata risposta e «il dipartimento ha scritto nella missiva che il servizio somministrato non può essere considerato servizio appaltato. Dunque, l'applicazione letterale della norma esclude la possibilità di stabilizzazione dei somministrati - interviene il direttore Gubitosa leggendo la nota inviata dal dipartimento governativo - Altra precisazione è che la ratio sottesa' intesa come valorizzazione del personale che ha contribuito al servizio sanitario in emergenza Covid allora criterio per la reinternalizzazione potrebbe considerare ogni tipologia di esternalizzazione. Resta comunque auspicabile, si legge sempre nel parere della Funzione pubblica, un intervento normativo che faccia chiarezza. Dunque - dice ancora il manager Gubitosa - non c'è una norma che delinei la stabilizzazione per i somministrati e né il legislatore ne parla nella nuova legge di bilancio del 2023».

«Questo a chiarimento di tante polemiche - conclude il manager - sollevate sul servizio degli Oss somministrati nel nosocomio casertano: la direzione è dispiaciuta e amareggiata dalle varie posizioni assunte da una parte della stampa locale che in maniera strumentale genera false attese per i precari e al contempo danneggia l'immagine dell'azienda - dice il direttore Gubitosa - E' chiaro che verranno fatte delle valutazioni a cui seguiranno azioni legali. Intanto, l'azienda con riferimento alle procedure di stabilizzazione procederà nel rispetto ella legge 197/2022 nei tempi previsti da quest'ultima».
 

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