Gricignano d'Aversa, due giorni
dedicati alla donazione del sangue

Gricignano d'Aversa, due giorni dedicati alla donazione del sangue
Mercoledì 31 Agosto 2022, 14:41
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Una due giorni dedicata alla donazione di sangue si terrà a Gricignano d'Aversa, nel Casertano, sabato e domenica 3 e 4 settembre. Ad organizzarla il Comune e la Fondazione Italiana «Leonardo Giambrone» per la Guarigione dalla Thalassemia, che raccoglie il grido d' aiuto di tanti pazienti obbligati ad effettuare trasfusioni di sangue o anche di plasma ogni paio di settimane, ma che vivono nel terrore dell'esiguità delle scorte.

Pazienti come Giuseppe Sardo, talassemico di 42 anni, che vive una situazione simile a quella di tanti anziani e bambini, curati al reparto dell'ospedale Cardarelli di Napoli dove affluiscono pazienti di Napoli e del suo hinterland, e dalle province di Caserta, Avellino e parte di Salerno.

Il problema è che i donatori non sono tanti e il sangue scarseggia. «Noi talassemici - dice - e i pazienti più gravi come gli oncologici, vediamo un futuro nero visto che l'emergenza sangue, anno dopo anno, diventa sempre più grave.

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Non c'è sensibilizzazione televisiva come per il Covid e i vaccini. E la politica parla spesso di cose inutili». Così Sardo e altri volontari stanno supportando da tempo il lavoro di Angela Iacono, presidente della Fondazione Italiana «Leonardo Giambrone», che ha sede a Castel Volturno; un lavoro di sensibilizzazione verso le istituzioni che mira ad attivare progetti per la raccolta di sangue, «ma purtroppo la maggioranza delle istituzioni - dice Sardo - ci ignora».

Il 42enne racconta che il 18 luglio scorso «la Iacono riuscì ad organizzare una raccolta sangue durante un'assemblea del Consiglio regionale della Campania, e donarono soltanto 18 persone». La Fondazione sta cercando anche di trovare aziende che sensibilizzino i propri dipendenti a donare sangue in cambio di esami ematici gratuiti. Sardo lancia quindi un appello. «Per noi - spiega - la terapia trasfusionale è un salvavita, ma sfortunatamente non si produce in fabbrica ma soltanto grazie al gran cuore e alla coscienza di chi dona».

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