Dell'incursione, ieri mattina, non restava che un cumulo di calcinacci, qualche arnese da scasso e tanta amarezza. Ladri in azione, l'altra notte, a Recale: a essere colpita è stata la scuola secondaria di primo grado «Giovanni XXIII», in viale Europa, sede dell'istituto comprensivo. I malviventi hanno fatto irruzione nell'edificio smontando la grata a protezione e forzando una porta-finestra alle spalle del plesso. Una volta all'interno, hanno manomesso l'allarme e si sono diretti al primo piano verso il laboratorio informatico. Non potendovi accedere, in quanto protetto da una blindatura, hanno ripiegato sull'ufficio di presidenza: hanno praticato un foro su una delle pareti di un'aula adiacente e sono entrati, facendo razzia. Sottratti tre personal computer, dei pc portatili, un monitor e un robottino, che sarebbe stato usato per un progetto di robotica formativa.
Non contenti, i balordi hanno «visitato» diverse classi e, dove hanno potuto, hanno smontato i proiettori collegati alle lavagne interattive. Da una stima ancora provvisoria, il valore commerciale del bottino non dovrebbe essere inferiore a 20mila euro, esclusi i costi per riparare i gravi danni alla struttura. Guadagnata l'uscita, la banda si sarebbe data alla fuga, si presume, a bordo di un furgone, con alla guida un complice. Nel guadagnare l'uscita, forse insospettiti da rumori, i malviventi hanno lasciato nel cortile e nelle aiuole uno dei pc e il monitor.
Solo al momento dell'apertura dei cancelli, il personale dell'istituto si è reso conto del raid: avvertito dalla vicaria, il preside Giovanni Spalice ha quindi denunciato l'episodio ai carabinieri della stazione di Macerata Campania e ha disposto l'interruzione delle attività didattiche, che, però, riprenderanno già stamattina.