Caserta, scioperano i metalmeccanici:
sul tavolo le vertenze Whirlpool e Jabil

Caserta, scioperano i metalmeccanici: sul tavolo le vertenze Whirlpool e Jabil
di Enzo Mulieri
Venerdì 6 Novembre 2020, 08:32 - Ultimo agg. 12:53
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Per l'apparato produttivo casertano l'emergenza sembra non finire mai. Come se non bastasse l'aggravarsi di una crisi che va oltre i tempi e le vicissitudini della pandemia, a determinare ulteriori motivi di impedimento per i lavoratori dell'industria metallurgica, è anche la mancata firma da parte di Federmeccanica del nuovo Ccnl di categoria. Un'inadempienza che è stata rimarcata ieri mattina pure in Terra di lavoro dalle tute blu con 4 ore di sciopero in tutte le fabbriche e con una protesta mirata proprio dinanzi alla sede datoriale di Confindustria nel capoluogo. Alla manifestazione hanno preso parte un centinaio di delegati disposti in ordine sparso per motivi di sicurezza, in concomitanza con altre iniziative promosse da Fim, Fiom e Uilm in tutta Italia. Al presidio erano presenti pure i segretari provinciali della Cgil, Matteo Coppola, e della Cisl, Giovanni Letizia.

Assente, invece, il segretario provinciale della Uil Antonio Farinari non per diversità di vedute o di intenzioni ma perché, secondo indiscrezioni, alle prese con problematiche più urgenti e di altra natura legate all'attuale momento emergenziale. A fungere da megafono (nel vero senso della parola) di tante rivendicazioni si è impegnato il leader della Fiom casertana Francesco Percuoco: «Voi non potete fare da spettatori in questa vicenda - così si è rivolto al mondo dell'impresa - date risposte alle nostre richieste che non riguardano solo l'aspetto salariale, pure importante, ma anche le questioni della salute, dell'occupazione.

A Caserta ci sono situazioni complicate alla Jabil che non trovano soluzioni. Ma sono anche drammatici gli effetti della crisi della Whirlpool di Napoli dove si offende la dignità delle maestranze e si consente alla multinazionale di andare via».

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Di qui, la preoccupazione anche a Caserta per il futuro del settore manifatturiero. Un timore che è stato condiviso in un territorio dove le adesioni allo sciopero hanno raggiunto una percentuale del 68%, mentre l'en plein si è registrato presso la Tfa (Ex Firema)di San Nicola dove la partecipazione del personale è stata quasi plenaria (99%). Per la Uilm l'esito è stato positivo, dovrebbe indurre Federmeccanica a più miti consigli. «Siamo soddisfatti per l'impegno applicato», ha valutato il segretario Ciro Pistone. Facile prevedere, a questo punto, che se la trattativa non verrà ripresa, la contestazione sarà ancor più dura. «Noi auspichiamo che la Federazione riveda le sue decisioni- ha valutato il segretario della Fim Cisl, Nicodemo Lanzetta- stiamo sollecitando il tavolo di confronto da subito perché i problemi sono tanti». 

 

Non bisogna perdere altro tempo perché si devono dedicare energie per problematiche che, soprattutto per Caserta, vanno affrontate con determinazione. Il caso più emblematico è quello che si presenterà già questo pomeriggio (ore 14) al Mise e riguarda proprio la vicenda della Jabil di Marcianise. Si tratterà di verificare l'andamento del piano di ricollocazione degli esuberi e che ha registrato finora la maggiore disponibilità della Softlab, la cui sede è ubicata nel capoluogo. Una disponibilità da apprezzare, quella del gruppo dell'informatica, ma che non è scevra da rischi come quelli legati alla gestione degli ammortizzatori sociali.

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