Botte e torture alla compagna
per avere la sua pensione invalidità

Botte e torture alla compagna per avere la sua pensione invalidità
Mercoledì 14 Novembre 2018, 13:12 - Ultimo agg. 17:08
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Ha costretto la propria convivente, un'invalida di nazionalità polacca, a subire botte, umiliazioni, vere e proprie torture. Con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, è finito in carcere, a Mondragone, nel Casertano, un 47enne italiano. Tra i numerosi episodi violenti emersi, quello avvenuto nel settembre scorso quando la vittima, costretta su una sedia a rotelle, è stata chiusa sul balcone dal compagno; un passante però l'ha notata chiamando immediatamente i carabinieri, che sono accorsi liberandola e identificando il 47enne. La straniera è stata poi accompagnata a casa della madre trovando il coraggio di denunciare il convivente.

Le sue dichiarazioni hanno dato il via alle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, che hanno fatto emergere una situazione di violenza continua ed efferata alimentata dal 47enne, spesso ubriaco; in una circostanza, hanno accertato i carabinieri della compagnia di Mondragone, l'uomo ha picchiato la donna con il bastone treppiedi che le serviva per muoversi, rompendole il femore e procurandole numerosi ematomi su tutto il corpo. Inoltre l'indagato pretendeva dalla donna la sua pensione di invalidità, pari a 280 euro mensili. A settembre, le ha addirittura tolto il gesso applicatole dai medici.

In una nota, il procuratore Mario Antonietta Troncone ringrazia il passante, la cui «iniziativa - scrive - si è rivelata decisiva, e dimostra come la sensibilità, attenzione e solidarietà umana sia fondamentale per l'azione di contrasto dei fenomeni di violenza di genere e domestica»
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