Caserta, il monumento dello spaccio:
«È pieno di siringhe e rifiuti»

Caserta, il monumento dello spaccio: «È pieno di siringhe e rifiuti»
di Fabrizio Arnone
Sabato 10 Aprile 2021, 08:21 - Ultimo agg. 21:32
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Incuria e degrado regnano sovrani in piazza IV Novembre a Caserta, intorno al Monumento ai Caduti. Bottiglie di vetro, spazzatura, preservativi usati ma soprattutto siringhe, tante siringhe usate molte delle quali ancora con l'ago inserito e il sangue all'interno del tubicino sono sparse ovunque alle spalle dell'arco monumentale e, in particolare, negli angoli della struttura sopraelevata che funge da perimetro della piazza proprio alle porte dell'area ex Macrico.

Chiuso per lavori da luglio del 2018, il parking multipiano interrato di piazza IV Novembre non ha mai più riaperto. Una chiusura quasi obbligata per il Comune di Caserta dopo che l'immobile era stato escluso dal bando di gara per la concessione dei parcheggi. Uno scorporamento che aveva portato prima alla cessione della gestione da parte della precedente società e, poi, al sostanziale abbandono dell'immobile. E, questo, con buona pace di tutti coloro i quali hanno continuato ad usufruirne e che hanno, purtroppo, dovuto subire furti e danni alle proprie auto da parte dei malviventi. Gente senza scrupoli che ha approfittato della mancanza di un custode e, dell'assenza di un servizio di vigilanza all'interno delle aree interrate, per vandalizzare tutti e tre i livelli del parcheggio e le auto in sosta. Una situazione ingestibile da parte dell'amministrazione che ha portato, quindi, alla decisione di chiudere gli accessi automobilistici e pedonali.

Oggi, però, la situazione non è migliorata. Uno dei quattro accessi pedonali è stato aperto al passaggio umano. Oggi, sono più che visibili in ogni punto delle scale e anche camminando, quelli che erano i piani destinati alla sosta dei veicoli. Oltre alle bottiglie di vetro, ai cocci e ai resti di cibo, animali morti ed escrementi dominano la scena. Una scena resa ancor più macabra dai numerosi graffiti satanici e ai resti di bambole voodoo. Le aree, infatti, nonostante il muro alzato dal Comune per gli accessi dei veicoli, risultano accessibili in due punti: tramite le scale dell'accesso pedonale davanti al Monumento e dalle scale di acciaio destinate agli addetti della manutenzione che si trovano alle spalle del Monumento, a pochi passi dal muro di cinta del Macrico.

Anche da qui, l'accesso all'interno del parcheggio è di una facilità disarmante. A peggiorare la situazione, anche l'ordinario degrado che avvolge questa piazza del centro della città. Le aree verdi sono abbandonate, la fontana inattiva e piena di rifiuti. Per non parlare, poi, del monumento in sè, che oltre ai naturali segni del tempo, mostra la vegetazione che spunta dal marmo, segno evidente dell'assenza di manutenzione ordinaria della struttura.

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A sollevare il caso sul degrado dell'area e sulla presenza di siringhe usate per drogarsi, è stato mercoledì Paolo Sforza, noto personaggio casertano balzato alle cronache anche nazionali per le sue azioni dimostrative: «È inammissibile che nessuno si occupi di quest'area, ripulendola dalle siringhe e garantendo la sicurezza dei cittadini ha commentato -. Ho segnalato il problema all'Asl e ai carabinieri chiedendo loro di intervenire almeno per ripulire lo spazio. La situazione è indecente». Sforza ha raccolto una decina di siringhe con un braccio ad hoc e le ha consegnate all'Asl di Caserta in un contenitore di plastica chiedendone lo smaltimento. Dopo qualche ora e successivamente alla chiamata dei carabinieri fatta dallo stesso Sforza, un furgoncino della Ecocar per i rifiuti speciali ha preso in carico il pacco. Non la solita incursione a cui Sforza ci ha abituato nei mesi scorsi, ma un'azione simbolica per denunciare la situazione. 

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