Le classi in quarantena aumentano
e l'istituto De Amicis resta in Dad

Le classi in quarantena aumentano e l'istituto De Amicis resta in Dad
Lunedì 6 Dicembre 2021, 07:29
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Continueranno la didattica a distanza gli alunni dell'istituto comprensivo De Amicis di Caserta. Le classi in quarantena non saranno soltanto le due delle elementari frequentate dai figli del paziente zero della variante Omicron. Si aggiungono altre due classi delle medie.

Quattro classi in quarantena e tutte le classi in dad: «continueranno così fino alla data indicata dall'Asl. Sarà l'azienda sanitaria a decidere e comunicare pubblicamente quando i bambini potranno rientrare in classe», spiega il dirigente scolastico Maria Bianco.
Nella giornata di oggi, comunque, sembra che l'azienda sanitaria potrebbe esprimersi con altri provvedimenti ed è solo con questi sanitari che i bimbi potranno tornare alle lezioni in presenza. Stando alle notizie girate tra le famiglie, non sembrano siano emersi altri casi di positività tra le classi elementari nè nelle altre classi delle medie. Tante le polemiche sollevate da mamme già agguerrite per la decisione di chiusura di tutti i plessi dell'istituto comprensivo. Anche sposti e diffide giunte alla direzione scolastica, sebbene tale chiusura sia stata deliberata dall'Asl di Caserta e dal sindaco del capoluogo Carlo Marino.

«Una circostanza del genere è eccezionale - dicono alcune mamme di alunni delle scuole medie - Non c'è motivo per cui le classi non poste in quarantena non debbano frequentare in presenza le lezioni».

Il punto quindi è questo: «se i bambini hanno esito negativo al tampone e gli ambienti sono stati sanificati, come indicato dal provvedimento del primo cittadino, nei giorni 4 e 5 dicembre, per quale motivo non devono rientrare a scuola?», è la richiesta di una delle rappresentanti di classi che resta nell'anonimato. Ed è stato proprio nella giornata di i eri che tanti genitori hanno riscontrato la prova per cui la chiusura «evidentemente era funzionale», commenta qualcuno nei gruppi WhatsApp delle classi. Secondo i genitori infatti, «la chiusura è arrivata al momento giusto per insabbiare o rinviare a non si sa quando la soluzione di tanti problemi di cui ci stiamo lamentando da diverse settimane».

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In effetti già dall'inizio di novembre qualcuno ha iniziato a chiedere notizie sul funzionamento dei termosifoni e in seguito, quando il clima l'ha reso necessario, è stato appurato che questi non funzionavano. «C'è stato anche il problema delle feci di animali ritrovate nelle aule», sottolinea qualcuno. Per non parlare, interviene un'altra mamma, «dei lavori perennemente in corso per cui ci sono ponteggi e altri materiali dimenticati' anche nei luoghi comuni dove passano i nostri figli». «Ci sono state delle mattine che i bambini si sono dovuti adeguare ad altre aule, non quelle dove solitamente svolgono la lezione, piene di polvere e calcinacci, per non parlare del freddo». insomma, stando ai genitori l'esplosione del caso Omicron ha fornito scusa facile alle istituzioni competenti per evitare di affrontare il problema chiudendo l'intero istituto e attivando la Dad, «che sembra possa essere attiva fino a Natale», continuano rassegnati alcuni genitori.

In questo marasma di polemiche non sono mancate quelle contro la famiglia del paziente zero, i cui figli frequentano il plesso di via g. M. Bosco dell'istituto De Amicis. Molta cattiveria soprattutto dai social, come ha sottolineato lo stesso ingegnere casertano a Il Mattino qualche giorno fa. Al contempo però c'è stato qualcuno che ha rivolto un pensiero gentile proprio alla famiglia dell'ingegnere, tramite lo stesso mezzo di quanti hanno diretto violenza. Una lettera aperta, un messaggio su Facebook che ha scaldato il cuore dell'ingegnere recita: «carissimo manager, la Tv nazionale e locale nonché i vari giornali ci hanno detto di te, della tua famiglia, del tuo lavoro. Io non posso capire fino in fondo come stai (dal lato puramente emotivo) posso solo lontanamente immaginarlo, ma sono contentissimo del fatto che dal lato puramente sanitario stai (state) tutti bene e senza sintomi particolari... Ma i miei modestissimi complimenti ti giungano per l'esempio che la tua persona e la tua famiglia sta dando a tutti coloro che fino ad oggi continuano a professarsi no vax. ti (vi) auguro di negativizzarvi al più presto e di ritornare alla vita normale' di tutti i giorni e poi, chi sa, appena libero' potremmo addirittura conoscerci».

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