Le mani dei Casalesi sul terzo settore:
indagato il sindaco di Sparanise

Le mani dei Casalesi sul terzo settore: indagato il sindaco di Sparanise
di Antonio Borrelli
Sabato 11 Dicembre 2021, 10:28 - Ultimo agg. 19:38
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Un nuovo terremoto si abbatte su Sparanise e i riflettori della Procura antimafia tornano ad illuminare il municipio. Ieri mattina il sindaco Salvatore Martiello è stato infatti raggiunto da un avviso di garanzia della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli che sta indagando su un affidamento in materia di Servizi sociali dell'Ente locale. Il blitz della Squadra mobile di Caserta ha portato anche alla perquisizione dell'abitazione di Martiello nella quale sono stati sequestrati telefono e alcuni device mentre in Municipio sono stati acquisiti altri documenti.

Al sindaco - rieletto per la seconda volta solo lo scorso ottobre con il 61% dei voti - è contestato un unico episodio risalente al 2020 per una procedura in materia di Servizi Sociali. L'operazione della Dda coinvolge altri 19 indagati tra rappresentanti legali di società, dipendenti comunali, dirigenti tecnici e otto società assistenziali operative nel Terzo Settore tra Caserta e Napoli. Tra questi ci sarebbe anche un ex dipendente del comune di Teano, incaricato della gestione dell'Ambito Sociale C9 di cui proprio il comune di Sparanise è capofila. Si tratta di Eufrasia Del Vecchio (sorella di Carlino Del Vecchio) affiliata al clan dei Casalesi, Luca Borrelli, Gennaro Bortone, Tommaso Capezzuto, Pasquale Capriglione, Carlo D'Angelo, Orlando Diana, Giulio Fappiano, Sofia Flauto, Ilaria Iorio, Alessandra Iroso, Vincenzo Nespoli, Luigi Lagravanese, Marcella Lancia, Stanislao Natale, Luana Picazio, Maria Giovanna Sparago, Maurizio Zippo. Sono tutti residenti tra Caserta, Castel Morrone, Teano, Sparanise, Carinola e Casapulla e indagati, a vario titolo, per corruzione, turbativa d'asta, concussione, intestazione fittizia, emissione di fatture false per operazioni inesistenti aggravati dall'agevolazione mafiosa.

Dalle indagini sarebbe emersa una presenza massiccia di operatori socio-scolastici-assistenziali per minori costituiti, finanziati e diretti in modo consolidato e costante da un ramo della famiglia Del Vecchio negli ultimi 20 anni. «Confido da sempre nella giustizia, nell'operato della magistratura, e per questo motivo chiederò subito di essere ascoltato per chiarire la mia posizione», sono le prime parole di Martiello rivolte ai propri concittadini dopo aver saputo di essere sottoposto a indagini preliminari.

Ma il primo cittadino ha voluto prendere anche una decisione netta, «per correttezza e trasparenza nei confronti dei cittadini e della magistratura», dice lui. Poche ore dopo aver ricevuto l'avviso di garanzia, Martiello si è infatti autosospeso dalla carica di sindaco «fino ad avvenuto chiarimento, perché penso sia necessario in questo momento fornire, in modo sereno, ogni spiegazione libero da vincoli amministrativi».

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E mentre il paese accoglie attonito la notizia, torna l'incubo di oltre due anni fa. Non è la prima volta, infatti, che i fari della giustizia si accendono sulla fascia tricolore di Sparanise: nel febbraio del 2019 Martiello, 43 anni e al suo secondo mandato, era finito agli arresti domiciliari con l'accusa di aver favorito le ditte amiche all'amministrazione nell'appalto delle iniziative natalizie del 2017. Il processo a suo carico è tuttora in corso e ad ottobre la prima udienza celebrata davanti al collegio presieduto dal giudice Giovanni Caparco del tribunale di Santa Maria Capua Vetere è stata rinviata per un errore nella notifica alla persona offesa. Martiello e l'ex segretaria comunale Daniela Rocco, accusati di induzione alla concussione, torneranno in aula a metà gennaio. Secondo l'accusa, il sindaco - difeso dagli avvocati Angelo Raucci e Giovanni Zannini - avrebbe esercitato pressioni sul presidente della Pro Loco (risultata aggiudicataria per la manifestazione di interesse indetta dal Comune di Sparanise per le festività natalizie 2017 - 2018, lo svolgimento di attività culturali e di intrattenimento), finalizzate a coinvolgere determinate ditte e ad assegnare di conseguenza alle stesse ditte somme di danaro.

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