Movida a Caserta, la notte delle risse:
il centro storico teatro di scorribande

Movida a Caserta, la notte delle risse: il centro storico teatro di scorribande
di Fabrizio Arnone
Lunedì 26 Luglio 2021, 08:32 - Ultimo agg. 20:03
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Ancora risse, ancora nel centro storico di Caserta, ancora il sabato sera. È di tre risse, anche se tutte con zero feriti gravi, il bilancio dell'ennesima notte all'insegna della violenza tra i giovani frequentatori del centro di Caserta. Piazza Dante, via Mazzini e piazza Gramsci, le strade in cui nella notte tra sabato e domenica si sono scatenate le bande di delinquenti. Un fenomeno che nel corso delle ultime settimane ha assunto connotati davvero importanti, tanto da richiamare l'attenzione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica di Caserta per programmare interventi interforze. Evidentemente non sono stati sufficienti.

Come al solito, anche in questo caso si è trattato di risse in tanti contro uno. Anche in questo caso le forze dell'ordine sono state allertate ma sono arrivate poco dopo, quando la situazione era ormai ben che conclusa. In piazza Dante, dei giovani si sono scontrati picchiandosi per diverso tempo. I ragazzi si sono dileguati in direzione Palazzo Reale quando la situazione è degenerata e diversi presenti hanno segnalato di aver allertato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri con due pattuglie. Arrivati sul posto con sirene e lampeggianti spenti, gli uomini dell'Arma non hanno potuto fare altro che constatare la situazione tutto sommato tranquilla. I protagonisti della rissa, infatti, si erano dileguati e di loro non era rimasta alcuna traccia. Discorso analogo per gli episodi di violenza in piazza Gramsci e in via Mazzini. Anche in questi casi, la situazione è degenerata per futili motivi ed è proseguita fino all'intervento dei soccorsi. 

Una situazione insostenibile e non più tollerabile per chi da anni denuncia l'anarchia ed il lassismo generale delle istituzioni preposte a garantire la sicurezza e l'incolumità di tutti.

A porre l'accento proprio sulla necessità di avere una gestione oculata e a lungo termine della movida e dei problemai connessi al fenomeno, è stato il comitato per la vivibilità cittadina per il tramite del suo presidente, Rosanna Di Costanzo: «La città non è un bene di consumo - ha commentato Di Costanzo - e noi eravamo impazienti di assistere ad un cambio di rotta con la prossima amministrazione per avere finalmente un impegno concreto per migliorare la vivibilità cittadina. Chi oggi ci chiede di impegnarci in un sostegno politico, lo fa senza considerare che ad oggi nessuno ha mosso un dito per migliorare la situazione critica che viviamo a Caserta.

Eppure - ha proseguito la presidente del comitato Vibilitá cittadina di Caserta - bisognava semplicemente garantire un minimo di sicurezza ai cittadini e lavorare in modo serio, forse anche impopolare, per dare quell'adeguata vivibilità cittadina che merita un capoluogo di provincia. Invece no, oggi la città si presenta completamente abbandonata, senza controlli, con un regime di autoregolamentazione che favorisce solo illegalità e degrado a tutti i livelli. Le risse dei fine settimana, ormai fisse, sono la prova dell'inefficacia dell'azione politica di questi anni. Certo è che così non si può andare avanti. Siamo stanchi e meritiamo risposte da chi oggi continua a fare orecchie da mercante».

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Proprio i controlli interforze sono stati al centro delle azioni intraprese dal comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, congiuntamente con l'amministrazione comunale. Controlli che sono stati potenziati anche attraverso diversi posti di blocco dislocati in città ed una presenza maggiore delle forze dell'ordine. Tuttavia tali provvedimenti non si sono protratti nel tempo e, ad oggi, in strada i controlli e la presenza delle forze dell'ordine sono davvero pochi. Il tutto favorisce l'aumento di fenomeni di violenza e microcriminalità ai danni dei cittadini che trascorrono il proprio fine settimana in strada. Una situazione denunciata non solo dai residenti del centro storico, ma anche da diversi commercianti letteralmente esausti dalla situazione e che pretendono provvedimenti concreti e risolutivi. Divertimento si, ma in sicurezza per tutti. 

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