Diciotto pini secolari dovranno essere abbattuti in via Unità Italiana per consentire i lavori di riqualificazione del marciapiedi e l'abbattimento delle barriere architettoniche. Il progetto, sarà finanziato con fondi del Ministero dell'Interno nell'ambito di un intervento più ampio 340mila euro - che comprenderà anche via Gemito, piazza Pitesti, via Raffaello, viale Gallicola e viale Buonarroti. Per via Unità Italiana, il tratto interessato è compreso tra il Monumento ai Caduti e l'incrocio con via Sud Piazza d'Armi. L'abbattimento di ciascun albero, alto tra i 16 e i 23 metri, costerà circa 700 euro. Rimuoverli tutti costerà 12mila euro. Il marciapiedi versa in pessime condizioni ed è in parte inutilizzabile a causa delle radici degli alberi. Al posto dei pini, il Comune prevede la piantumazione di essenze a basso e medio fusto, probabilmente del tipo lagerstroemia indica, pianta tipica del Sud-est asiatico, che non supera i dieci metri di altezza, oppure lecci o alberi a foglia caduca come aceri, platani o betulle, da posizionare sempre sul bordo del marciapiedi ma con l'aggiunta di una griglia in ghisa che abbia il compito di assorbire la crescita delle radici. Poco o nulla si sa invece sui tempi. Al dirigente incaricato toccherà infatti attivare ora tutte le procedure propedeutiche alla realizzazione dell'intervento.
La decisione del Comune ha mandato su tutte le furie gli ambientalisti che hanno già annunciato una catena umana in via Unità Italiana per venerdì pomeriggio per scongiurare l'abbattimento dei pini e chiedere al sindaco una soluzione alternativa. «Decisione assurda e priva di ogni giustificazione tecnica è il commento del presidente cittadino di Legambiente, Nicola D'Angerio è un pretesto, un atto di puro arbitrio del Comune che rigettiamo con forza.
Proprio per la tutela dei pini che circondano la cinta muraria dell'area ex Macrico - distribuiti tra via Unità d'Italia, viale Medaglie d'Oro, via dei Bersaglieri e passeggiata Baden Powell - le associazioni avevano presentato un progetto al Comune poco più di un mese fa. Nel dettaglio gli ambientalisti si erano offerti di curare a proprie spese 89 alberi a rischio. Un'operazione che sarebbe costata circa diecimila euro. Una cifra irrisoria rispetto a quanto spenderà ora il Comune per abbatterne solo diciotto.