Scuole aperte, corso Giannone off:
a Caserta torna la Ztl dei veleni

Scuole aperte, corso Giannone off: a Caserta torna la Ztl dei veleni
di Marilù Musto
Martedì 3 Settembre 2019, 11:00
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Si procede diritto da via Tescione come in una pista lineare - a parte la piccola deviazione per la corsia preferenziale per i pochi, quasi inesistenti mezzi pubblici - poi, quando si giunge su corso Giannone, si tira forte il freno. Eccola tornata: la Zona a traffico limitato più odiata nella storia di Caserta, la Ztl di corso Giannone. Che è di nuovo attiva dal primo settembre. E con lei sono «attive» tutte le imprecazioni di automobilisti e camionisti che deviano all'ultimo minuto verso la strada a sinistra, via Sant'Antonio, l'ultima spiaggia per evitare una multa salatissima di settanta euro e oltre se non si paga in tempo.
 
L'impressione è che tutto ciò accada non per amore dell'ambiente e odio per il traffico, ma per far male al portafogli e basta. Perché il traffico e il caos, inevitabilmente, ricadono sulle vie limitrofe con altrettante scuole. Via Roma è un esempio. Ad ogni modo, il freno all'improvviso è pigiato dagli automobilisti che si ritrovano il cartellone nero con luci arancioni davanti. Come se fosse una visione. Corso Giannone: croce (per gli automobilisti) e delizia (per le casse del Comune) che non smette mai di stupire.

Nel tratto compreso tra via Sant'Antonio e piazza Vanvitelli, il divieto di transito (attivo dal 29 aprile) è limitato agli orari di ingresso e uscita da scuola e precisamente dal lunedì al sabato dalle ore 7:45 alle 9 e dalle 12 alle 14. Mentre la prima domenica di ogni mese la strada sarà di nuovo chiusa alle auto dalle ore 10 alle 14. Eppure, ci si era abituati a percorrere corso Pietro Giannone ad agosto in tutta libertà. A storcere il naso, di nuovo, in questa prima settimana dall'entrata in vigore del dispositivo nel centro storico, sono soprattutto i gestori degli esercizi commerciali che denunciano un calo delle presenze e quindi degli incassi. Come il gestore del bar Frank o della piccola bottega che rivende prodotti tipici, gli unici che garantiscono un po' di ristoro ai turisti che preferiscono uscire dal giardino reale dall'accesso secondario di corso Giannone.

«Non siamo una metropoli dichiarano gli operatori commerciali - e la pedonalizzazione, in questo periodo dell'anno, settembre, mese in cui i turisti che dal casello autostradale di Caserta nord ancora giungono qui, non fa altro che scoraggiare gli avventori con notevoli danni economici che si riverseranno a breve su tutta la città». Ma a una domanda, in particolare, i commercianti ci tengono: «Perché nessuno ci aggiorna sul reale funzionamento della centralina di monitoraggio ambientale?». E pensare che nel centro storico di Caserta l'isola pedonale esiste ormai da molti anni eppure gli automobilisti continuano a violarla. Nel 2018 - stando ai dati diffusi dalla Polizia municipale sarebbe accaduto 23.316 volte. Tredicimila violazioni in meno rispetto al 2017 ma pur sempre tantissime. La ztl più odiata, dopo Corso Giannone, sembra essere quella di corso Trieste. Qui, undicimila gli automobilisti, pur non essendo autorizzati, hanno superato il varco attivo nel 2018. Per i dati del 2019 si dovrà attendere.
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